La presidente Laura Boldrini ha ricevuto stamattina Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, nell’ambito di un incontro con i familiari di altre "vittime dello Stato", tra cui Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva – morto nel 2009 a 43 anni dopo essere stato fermato e trattenuto nella caserma dei carabinieri di Varese, Patrizia Aldrovandi, la madre di Federico, lo studente ferrarese ucciso nel 2009, a 18 anni, dalle botte di quattro poliziotti; Claudia Budroni; Domenica Ferrulli, Melania Rizzoli, Grazia Serra, nipote di Franco Mastrogiovanni, il 57enne deceduto dopo 87 ore di contenzione nel reparto psichiatrico (condannati sei medici) dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

Insieme a loro anche Luciano Diaz, l’allevatore argentino residente a Primaluna al centro di una vicenda analoga che ha visto finora la condanna di un brigadiere dei carabinieri (in corso un secondo processo che vede imputati sei militari dell’arma).

Introdurre il reato di tortura nell’ordinamento italiano "è una delle tante emergenze di questo Paese. Siamo certi che la presidente della Camera Boldrini non ci lascerà soli in questa battaglia". Lo ha detto Ilaria Cucchi uscendo lo studio di Laura Boldrini a Montecitorio. La delegazione guidata dal senatore Luigi Manconi incontrerà poi i capigruppo di quasi tutti i partiti e più tardi anche il guardasigilli Anna Maria Cancellieri,

L’incontro con la presidente della Camera, ha aggiunto Ilaria Cucchi, "è stato importante e commovente, anche per quello che Boldrini rappresenta, per il suo percorso personale di donna e di esponente della politica. Ci aspettiamo che non ci abbandoni, siamo certi che non ci lascera’ soli. La lotta per l’introduzione del reato di tortura nel nostro Paese fa parte delle sue battaglie, e siamo certi che, insieme al senatore Manconi e, fortunatamente, a tanti altri esponenti politici, si potrà portare avanti questa battaglia".