La sentenza dà dunque ragione alla tesi dell’avvocato Goretti: l’evento (l’esplosione della batteria del Nokia N73-1 della figlia della Deon) è effettivamente avvenuto; il danno c’è stato; e, soprattutto, il giudice lecchese ha accolto le osservazioni dell’avvocato ballabiese, tese a stabilire il nesso di causalità tra il fatto e le conseguenze.
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