Nella sala civica di Palazzo Manzoni a Barzio la riunione dedicata alla gestione del Servizio Idrico Integrato. Presenti all’assemblea oltre al sindaco di Barzio Andrea Ferrari e ad alcuni membri della sua giunta, una rappresentanza del comitato per l’acqua pubblica e un buon numero di cittadini valsassinesi. Relatore della serata Paolo Dell’Oro, da due anni assessore all’ambiente nel Comune di Ballabio, ma soprattutto da sette anni attento osservatore della vicenda e sostenitore dell’acqua quale bene primario e indispensabile.
Dell’Oro ha aperto la sua relazione esponendo lo storico normativo che dal 1994 ha portato alla realtà attuale del Servizio Idrico provinciale. Ha quindi illustrato i recenti sviluppi in ambito di gestione e controllo del Servizio e analizzato insieme all’assemblea quali strade si stanno delineando per il prossimo futuro e come queste rischino di disattendere l’esito referendario, evidenziando cioè una seria minaccia alla gestione pubblica e senza scopo di lucro del Servizio Idrico.
L’avvicinarsi della scadenza del contratto siglato tra conferenza dei Comuni e Idrolario, oltre ovviamente alla netta presa di posizione della cittadinanza attraverso il referendum, ha spinto le amministrazioni verso un percorso per individuare in che modo gestire il servizio idrico a lungo termine, una soluzione perciò il più possibile definitiva e condivisa.
È in questa fase però, ricorda Dell’Oro, che si materializza il colpo di mano del 20 dicembre 2012, in cui senza alcun preavviso ufficiale sull’ordine del giorno, la conferenza dei Comuni (colpevolmente riunita in numero esiguo) si trova a dover decidere le sorti dell’acqua in provincia. Per i dettagli rimandiamo al nostro articolo in tema; in breve, in questa occasione vengono stralciate 3 della 4 linee d’indirizzo per la gestione dell’acqua che i comuni stavano valutando, lasciando aperta la porta solo ad una soluzione “in house”. La volontà di una ventina di Comuni, tra cui quello di Barzio, di considerare la via di un’Azienda Speciale è affossata dal voto di soli 33 sindaci su 90.
Dell’Oro prosegue la sua relazione mostrando quindi quali sarebbero le possibili scelte all’interno del range della società “in house”, evidenziandone debolezze e ambiguità. Prima soluzione sarebbe riconfermare a Idrolario la gestione del servizio, con le peculiarità di di cui sopra. La seconda sarebbe l’affidamento del servizio a Idroservice, una controllata della multiutility Lario Reti Holding nata ufficialmente il 19 dicembre 2012 (un giorno prima della riunione), realtà in cui i Comuni non avrebbero alcuna voce in capitolo e tantomeno alcun potere di controllo analogo e di vigilanza. Infine ci sarebbe la cosiddetta “newco”, cioè costituire una società ex novo tipo Idrolario ma con la capacità di gestire il servizio senza appaltarlo a terzi, ma allora, fa notare l’assemblea, se di nuova società si deve parlare, perché scartare a priori la costituzione di una Azienda Speciale in cui i comuni possano avere potere di controllo analogo e di vigilanza?
A questo punto la relazione di Dell’Oro si conclude e inizia un costruttivo dibattito tra i cittadini, il comitato acqua pubblica, il sindaco Ferrari, ed ovviamente l’ospite ballabiese. L’assemblea porta il dibattito su aspetti monetari, riflettendo su vantaggi e svantaggi che potrebbero avere le diverse gestioni del sistema idrico sulla bolletta. Dell’Oro fa quindi notare quanto sia stato disatteso il secondo quesito del referendum del giugno 2011, la cancellazione di quel famoso 7% di utile imposto per legge che non solo non è stato restituito ai cittadini, bensì non è stato nemmeno cancellato dalle bollette dove resiste ora con la definizione di “costo risorsa finanziaria”.
Ai presenti in sala non è nemmeno sfuggito il fatto che, anche su questa tematica sensibile, la Valsassina goda di ben poca considerazione presso gli enti superiori, sebbene i bacini d’acqua maggiori siano proprio sul nostro territorio, senza ad ogni modo demonizzare il principio della rappresentanza demografica che ci vede ovviamente in minoranza.
L’assemblea tutta auspica infine una forte e comune presa di posizione di tutte le amministrazioni della Valsassina a difesa di una gestione del sistema idrico pubblico e fuori da logiche di mercato e da interessi di partito. Ben vengano quindi ulteriori assemblee in tutti i paesi.
Un’ultima considerazione l’assemblea, partecipe e disciplinata come non sempre accade in queste occasioni, la dedica agli assenti. Sarebbe stato molto interessante poter ascoltare anche le argomentazioni opposte alla tesi sostenuta dal relatore Paolo Dell’Oro e dal sindaco Ferrari; gli inviti erano stati recapitati. Allo stesso modo l’assemblea avrebbe gradito conoscere le posizioni dei candidati locali nelle prossime elezioni regionali e soprattutto nazionali, ma probabilmente la questione “acqua pubblica” e la nostra Valle non spostano i voti. Almeno non quanto il trasferimento di un calciatore.