Nell’ultima assemblea sull’argomento la Valsassina si è trovata spaccata sull’argomento ed in particolare sul rischio concreto di una ri-entrata in scena di elementi privati nel gioco, che a dire il vero non ne sono mai usciti. Alcune manovrette passano in silenzio senza smuovere troppo le acque. A più di un anno dal referendum che ha sancito l’eliminazione del profitto dal servizio idrico nessun cambiamento sostanziale si è ancora visto, soprattutto nelle bollette. Che fine ha fatto il voto di 27 milioni di italiani?
Come ci insegnavano a scuola l’acqua del mare evaporando a causa del sole si trasforma in grandi nuvole nere che salendo in montagna portano pioggia e neve la quale va ad alimentare fiumi e laghi che la riportano al mare. Il problema a quanto pare sta tutto nella parte centrale di questo viaggio, dove ognuno vuole bagnarsi il becco traendo profitti da un bene di madre natura. I nostri primi cittadini purtroppo – per loro – si trovano una gatta da pelare più grande delle loro persone. Bisogna anche ricordare però che il sindaco di Primaluna Mauro Artusi è stato uno dei pochi, se non l’unico, a prendere una forte posizione a riguardo.
Quattro si, un quorum così !, come dirà in una sua vignetta Vauro Senesi. Più di metà degli italiani con diritto al voto "con la matita tra i denti" si è recato alle urne con l’illusione di salvare l’acqua e allontanare per sempre il nucleare. Il nucleare sarà sicuramente – potremmo scommetterci – ritirato in ballo dal politicante di turno accomodante verso un’azienda nel ramo, mentre il sistema idrico ha falle ovunque.
Il referendum del 20 luglio 2011, firmato da Napolitano, è stato dichiarato immediatamente eseguibile; nonostante la volontà degli italiani le società includono ancora nelle pesanti bollette quella parte di tariffa cancellata dal volere del popolo.
Pecchiamo di demagogia per un secondo, cerchiamo i colpevoli di questo scandalo tutto italiano: circa mille i parlamentari italiani, novanta i comuni in provincia di Lecco, una ventina i sindaci valsassinesi e 27 milioni gli italiani che hanno messo la propria firma sull’argomento acqua pubblica.
A quanto pare inutilmente.
DALL’ARCHIVIO DI VN:
MESSAGGIO AI SINDACI ‘DISTRATTI’ (PURE IN VALLE)
‘NO AI PROFITTI SULL’ACQUA’
Scritto da: Redazione Economia – 03/01/2013
Privatizzazione dell’acqua: che fine ha fatto l’esito del referendum?
Scritto da: Fernando Manzoni – 26/11/2011
Gestione dell’acqua, Artusi precisa: ”Prevalsa la strumentalizzazione politica
Scritto da: lettera firmata – 30/06/2011
Artusi: ‘Noi della Valsassina sospettosi su Idrolario. Mission? Per le poltrone’
Scritto da: Fabio Landrini – 22/07/2011