INVERSIONE TERMICA: FA PIÙ CALDO IN QUOTA CHE NEL FONDOVALLE
Data pubblicazione 23 Dicembre 2012
Infatti, andando a vedere le previsioni sul sito MeteoBarzio, si parlava di temperature in sensibile aumento con clima molto mite in montagna e lo zero termico in rialzo oltre i 3000 metri. Dal pomeriggio, le temperature dovevano superare i 10 gradi celsius a 1500 metri con clima mite anche la sera e durante la notte in quota. In fondovalle invece, ci dovevano essere temperature inferiori è cosi è stato.
Dai primi dati che arrivano, alle 21 di domenica il termometro a Barzio centro segnava una temperatura di +1 grado centigrado mentre a Bobbio il termometro superava i 10 gradi.
Altri dati apportati da Adriano Plati confermano l’inversione termica, visto che verso le 20 in Valcava a 1337 metri di altezza i gradi erano addirittura 13 e quasi dodici alle 22.
Dal punto di vista scientifico, l’inversione termica è il fenomeno o condizione del profilo termico verticale dell’atmosfera terrestre caratterizzata da un gradiente termico verticale invertito (ossia positivo) rispetto alla norma (negativo). In essa quindi la temperatura dello strato atmosferico coinvolto aumenta con la quota, anzichè diminuire.
Le cause
Durante il giorno i raggi solari spesso non riescono a riscaldare il suolo sia per l’aumentata inclinazione d’inverno, sia per la ridotta durata del dì (sempre d’inverno), sia per l’eventuale presenza di neve che riflette fortemente la luce solare diretta (effetto albedo); di conseguenza l’aria a contatto con il terreno al calar del sole si raffredda molto rapidamente, raggiungendo temperature inferiori rispetto a quella degli strati atmosferici sovrastanti, col risultato che la temperatura risulta più bassa in pianura che in montagna.