Una forte preoccupazione quella manifestata – in maniera differente – da tutti i consiglieri cortenovesi. Dopo averne discusso a lungo si è scelto di inviare alla Regione Lombardia la richiesta di una deroga per provare a “sopravvivere” con l’unione Cortenova-Parlasco-Taceno ed i suoi non moltissimi abitanti.
La minoranza chiede spiegazioni e contesta il fatto di essere venuta a conoscenza solo ora di questa deroga (da inviare in Regione entro oggi 5 dicembre). I consiglieri di maggioranza rispondono come questa scelta sia in un certo senso obbligata ma comunque non vincolante: la deroga arriva in Regione, dopo la risposta si potrà discutere su come muoversi.
Nella discussione esce anche lo spinoso argomento dell’attuale Unione dei Comuni. L’assessore Carì sottolinea come l’Unione abbia impiegato più di dieci anni per unire solamente quattro servizi dal dubbio funzionamento: “L’Unione non funziona ed ognuno ragiona con le proprie idee. La fusione porterà ad una sola amministrazione non solo dei Comuni che litigano ma una sola a prendere delle decisioni per quanto discusse”. Selva racconta un piccolo aneddoto: in questi mesi l’Unione dei Comuni deve eleggere un nuovo presidente, i sindaci dei cinque paesi si passano la palla tra loro e neppure in questa semplice scelta riesce ad esserci cooperazione.
Un’unione più allargata viene chiesta dalla minoranza andando a coinvolgere anche Primaluna, magari aprendo un tavolo per le trattative. L’assessore Santino Galperti ed il sindaco spiegano come la richiesta sia stata inoltrata più volte, anche per una semplice discussione, ma il comune di Artusi ha sempre risposto con un no categorico. Un’altra piccola frecciata lanciata dal sindaco Selva: parlando con la gente spesso il problema più gravoso legato alla questione pare essere per assurdo la semplice scelta del nome e non argomenti più importanti legati a finanze e servizi.
Un referendum sarà obbligatorio per un’eventuale fusione e questa deroga rappresenta il primo piccolo passo per quello che potrà essere il nuovo assetto di Cortenova, Parlasco e Taceno.
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