ALTRI RICORDI A 10 ANNI DAL DISASTRO DI BINDO

Data pubblicazione 30 Novembre 2012

Un triste evento, quello di Bindo, che ha però contribuito alla nascita del nutrito gruppo di Protezione Civile di Cortenova, organizzatosi per fronteggiare l’emergenza. L’associazione ha saputo dare un prezioso contributo alla popolazione in molti modi diversi. Una ventina i volontari impegnati che si sono rimboccati le maniche ed hanno donato tempo ed energie accompagnando gli sfollati alle proprie abitazioni ma anche facendo opere di sorveglianza e controllo delle mire di monitoraggio, collaborando con altri gruppi della Valle e del lecchese.

I volontari di Cortenova rappresentano un fiore all’occhiello del paese, un impegno il loro che dura da oltre dieci anni, un aiuto concreto per la comunità ed un grande esempio di coesione.

Sotto invece un breve stralcio da una testimonianza diretta in attesa del nostro libro interamente dedicato all’anniversario del disastro di Bindo:

“…Tornato da Sandra, ci portammo su un’altura alquanto distante dal luogo del disastro. C’era molta gente, per lo più curiosi. Provai un senso di rabbia nei loro confronti, gente che poi se ne sarebbe tornata tranquilla alle proprie case e che in quel terribile disastro avrebbe visto solo un avvincente argomento per il pranzo domenicale o per il bianchino al bar. Intanto la nebbia che avvolgeva il paese pian piano si stava diradando, svelando l’apocalisse. Incrociai lo sguardo di un mio vicino anzi, di un mio ex vicino, ci salutammo con un sorriso, quasi a sottolineare che noi comunque eravamo li e quello era già un motivo per sorridere.
Venne di corsa verso di noi un amico della Protezione Civile coperto di polvere, esausto, ma con un’espressione raggiante :”S’è fai mal neghun – disse quasi gridando – ghe miga ne mort ne feriì”. Fu come se in una stanza buia avessi aperto di colpo le imposte, facendo entrare il sole forte di un nuovo mattino. Tutta l‘angoscia glaciale di quelle lunghissime ore lasciò il posto ad un‘onda calda di speranza…”