L’esercitazione del 3 novembre ha impegnato 130 volontari appartenenti a 21 organizzazioni di volontariato di tutto il territorio provinciale, tra cui i gruppi di Cremeno, Pasturo, Cortenova e Ballabio. L’iniziativa ha permesso di mettere in sicurezza il torrente valsassinese con una pulizia accurata del suo letto e degli argini.
Alla riunione di mercoledì sera in Comunità Montana erano presenti oltre a tantissimi volontari che prendevano parte all’assemblea anche il presidente della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, Alberto Denti, Franco De Poi assessore alla Protezione Civile Provincia di Lecco, Giuseppe Bonacina – Presidente Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato di. Protezione Civile della Provincia di Lecco, il sindaco di Pasturo, Guido Agostoni e l’architetto Alberto Nogara responsabile tecnico della CM.
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Riguardo il lavoro e l’importanza della protezione civile in questi momenti di difficoltà economica, Alberto Denti ha detto che il ruolo del volontariato è attualmente fondamentale e lo sarà maggiormente in futuro. "Sempre di più, i comuni e gli enti dovranno investire le poche risorse rimaste nei loro bilanci nelle azioni di manutenzione e tutela del territorio, e chi meglio della protezione civile può fare un lavoro cosi delicato e puntuale?".
Per Guido Agostoni, sindaco di Pasturo, l’esempio che i volontari della protezione civile danno è da seguire e appoggiare, perché il segreto di un territorio in ottime condizioni è quello di fare prevenzione.
Anche
Franco de Poi ha voluto dire la sua, affermando che senza il lavoro della protezione civile, l’Italia sarebbe ferma dal punto di vista della manutenzione del territorio. Pure lui, come Agostoni e Denti ha puntato il dito sulla prevenzione affermando che "prevenire non paga dal punto di vista politico, visto che fa molta più scena arrivare sul luogo dei disastri
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invece che tirare su le maniche e dare una mano a pulire un fiume", chiudendo la sua introduzione con un invito a continuare a lavorare come fino ad oggi si è fatto.
Tra i "premiati" con l’attestato di partecipazione all’operazione Fumi sicuri c’era lo stesso architetto Alberto Nogara precursore dell’iniziativa: "Ho fatto solo il mio dovere" ha detto Nogara, il quale ha poi comunicato che qualche risorsa è ancora rimasta in cassa per un eventuale secondo intervento di pulizia nei tratti che hanno ancora bisogno di manutenzione.
A ricevere gli attestati di partecipazione all’operazione sono stati i rappresentanti della Croce Ross di Balisio e i gruppi di Protezione Civile di Cremeno, Pasturo, Cortenova e Ballabio.