E’ davvero un mistero, anche perché l’appassionato di montagna non dà notizie da oltre una settimana ma soprattutto sembra che nessuno lo abbia visto, in zona. C’è sì quella Smart blu posteggiata in via alle Ville, ai piedi della salita verso Biandino; ma la presenza della macchina di Ghislanzoni non può dare la certezza che il 32enne sia proprio in quella zona. In ogni caso, anche oggi sono mobilitati parecchi volontari nel tentativo di trovare tracce del disperso – la cui scomparsa è stata denunciata in forma ufficiale sabato.
Proprio nella serata del 22 settembre sono iniziate le prime ricerche, estese poi per tutta la giornata di domenica e ancora successivamente ieri, lunedì. Un lavoro in parte ostacoilato dalle avverse condizioni climatiche, ma mai interrotto. Per legge, questo tipo di ricerche deve durare almeno tre giorni. Quello di oggi è il quarto.
Una squadra composta da quattro tecnici CNSAS (soccorso Alpino) e due tecnici S.A.F. dei Vigili del Fuoco, saliti con il fuoristrada a Biandino, hanno fatto base presso il Rifugio Tavecchia. Verso le 9.30 l’elicottero dei pompieri ha trasportato in quota due squadre di tecnici, mentre un tecnico del CNSAS è rimasto in volo riuscendo a fare altri 40 minuti circa di ricognizione, mentre i volontari hanno controllato altri itinerari.
Nelle prossime ore aggiorneremo la situazione, alla luce anche dei numerosi messaggi e delle richieste di informazioni che la nostra redazione continua a ricevere a proposito della scomparsa di Ghislanzoni, letteralmente "volatilizzato" dalla scorsa settimana.
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Scritto da: Redazione cronaca – 22/09/2012
L’allarme era scattato verso le 22 di sabato, coinvolgendo volontari e personale della XIX Delegazione Lariana. Il disperso è un 32enne di Lecco, Giulio Ghislanzoni non rientrato dopo una gita giorni fa in Val Biandino.
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