Ad equilibrare la complessità delle questioni da affrontare, dai lavori di consiglio emergono spirito di sacrificio e desiderio di collaborazione, mentre ad assistervi gli spettatori erano soltanto tre. Quattro invece i richiami ad altrettanti argomenti che hanno animato la seduta di consiglio di lunedì:
IMU: più costi e più complicazioni per tutti
Tra i pochi scostamenti di rilievo che il bilancio comunale ad oggi rivela troviamo gli introiti IMU, incognite costose e complicate tanto per i cittadini, quanto per gli enti locali e i loro bilanci, incognite per le quali lo Stato si riserva, sino ad una decina di giorni prima della scadenza del versamento a saldo (17 dicembre 2012), di ritoccare l’aliquota in base alla quale il cittadino è tenuto a calcolare la quote di imposta da corrispondere all’erario.
E alla fine arriva anche la TARES
Nata dalla volontà di legare a doppio filo la tassa rifiuti, che va assumendo sempre più le sembianze di un’imposta, alla banca dati catastale, la novità 2013 è la trasformazione della TARSU (tassa rifiuti) in un nuovo tributo, che conosce una data di entrata in vigore ancor prima di conoscere una regolamentazione statale compiuta e che promette di aumentare ulteriormente la pressione fiscale.
Bobbio – Barzio: in svendita a pezzi il grande investimento
La tristemente celebre eredità dell’investimento che ha disegnato i limiti di un debito comunale abnorme continua a far parlare di sè per la manutenzione di quanto lasciato ad invecchiare e con un dibattito continuo che assume i contorni di un grande punto interrogativo. A breve, garantisce il Sindaco, saranno rimosse anche le reti a monte, mentre è annunciato come probabile l’acquisto da parte di un privato dei macchinari di pompaggio dell’acqua per l’innevamento artificiale.
ATO: danno e beffa
La solerzia con la quale Lecco e la sua provincia hanno introdotto l’ambito territoriale ottimale, che avrebbe, nei suoi intenti, risollevato le sorti di una gestione idrica che nelle mani dei singoli enti non poteva funzionare, non ha dato i frutti sperati: manutenzione acquedotti non pervenuta e sospesi i rimborsi delle rate dei mutui accesi dai comuni per i beni passati nelle mani della nuova entità sovraordinata. Ad aggravare la situazione creditoria del Comune di Barzio, il solo ad aver espresso a tempo debito la sua contraretà all’aumento tariffario conseguente alla nuova gestione, ecco anche la richiesta della Regione di riavere 17 mila euro a fronte del mancato avviamento dei lavori di realizzazione della fognatura a valle dell’abitato, lavori sospesi proprio per il passaggio di competenze all’ATO di cui sopra.
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