Non è chiaro se tra i due ci fosse stata precedentemente una storia terminata male o se si conoscessero solamente; il fattaccio comunque è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato di due settimane fa in via dei Tirabagia, una stradina laterale di via Mazzucconi nel rione lecchese di Rancio. L’aggressore avrebbe prima picchiato e poi violentato la ragazza e una volta rintracciato (qualche giorno dopo) ha spintonato un dirigente di Polizia. Dopo l’arresto, il Gip – giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo, ha disposto la detenzione presso il carcere di Pescarenico dell’uomo, Hailu Mamo Habtamula, detto "Tommy". Tra gli indizi nei confronti dell’eritreo una canottiera che sarebbe stata strappata di dosso alla valsassinese. Le accuse nei suoi confronti sono di violenza carnale, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale

Lo stesso Tommy era stato arrestato lo scorso 24 luglio per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violazione di domicilio dopo che aveva cercato di entrare con la forza nell’abitazione di due cittadine dell’Ecuador, sempre a Lecco. In quel caso era stato processato per direttissima e condannato a dieci mesi – ma se l’era cavata grazie alla condizionale.

La studentessa aveva inizialmente tenuto nascosto l’accaduto, chiudendosi nel dolore e nella paura. Poi si è confidata e grazie all’interessamento della sorella ha deciso di denunciare il fatto, presentandosi in Questura. "Tommy" le aveva offerto un passaggio verso la Valsassina ma al suo rifiuto l’avrebbe prima picchiata, poi trascinata in una viuzza nascosta e vicina al rumoroso Gerenzone, dove si sarebbe consumata la violenza [vedi cartine qui sotto].

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