Una grande esibizione  del maestro Massimo Borassi ha intrattenuto venerdì sera tutto il pubblico accorso nella Chiesa parrocchiale di S. Maria Nascente a Maggio per ascoltare e ‘’vedere‘’ il concerto per organo, dedicato al maestro Ernesto Esposito, residente a Maggio, grande amico di Borassi e scomparso recentemente. E’ stato questo il primo degli undici concerti  dalla 41^ Rassegna  Organistica Valsassinese, organizzata dalla Comunità Pastorale ‘’Maria Regina dei Monti‘’ in collaborazione con la BCC di Cremeno e con i Comuni di Barzio, Cremeno e Moggio.

I concerti si svolgeranno durante tutto il mese di Luglio e di Agosto; per celebrare i trent’anni di posa (primo concerto il 18 Luglio 1982) dell’organo Mascioni di Maggio il primo e l’ultimo concerto si svolgeranno proprio qui.  La rassegna vuole far conoscere questo strumento – alle volte sottovalutato e lasciato in disparte – presente in tutta la comunità, sono infatti presenti organi ‘’giovani‘’ come quello di Maggio 1982 e Barzio 1978 mentre esistono organi antichi e preziosi come quelli di Pasturo1849 e Moggio 1913. Purtroppo uno dei più antichi e il più ricercato organo, il Luigi Bernasconi del 1906 – quello della Chiesa di S. Giorgio  di Cremeno – non sono funzionanti;  ma come affermato da Don Lucio, presenti al concerto,  si spera di riuscire a restaurare e riportare al suo antico splendore nel giro di due anni l’organo di Cremeno.

Il maestro Borassi ha voluto coinvolgere pienamente tutto il suo pubblico che oltre ad ascoltare pezzi di J.S. Bach  e J. Pachelbel ha potuto vedere le sue mani esperte e i suoi piedi muoversi sulle tastiere dell’organo. Questo è stato reso possibile grazie all’installazione di un televisore – posizionato sull’altare – e di una telecamera – posta dietro il maestro – novità che ha raccolto molti consensi fra il pubblico. Durante il concerto sono stati eseguiti anche due brani moderni e molto toccanti, uno scritto dal maestro Esposito e uno scritto da A. Meazza intitolato ESTE NOR – anagramma del nome Ernesto -,  brano eseguito in prima assoluta e dedicato allo stesso Esposito. Dopo i dieci minuti di applausi che hanno ringraziato il maestro, Borassi ha suonato un pezzo finale di Mozart. 
 

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