BENVENUTI A PRIMALUNA: ZONA AD ALTO RISCHIO PER I PEDONI E NON SOLO



A Ballabio la Provinciale si trova lontana dal centro. Poste e scuole sono al sicuro, perché oltre ad essere fuori dalla portata della strada veloce, sono su vie nelle quali sono presenti dossi per rallentare il traffico. Pure Pasturo è fuori pericolo. La Provinciale passa nella piana, con qualche punto pericoloso come il supermercato per il via vai di macchine ma per il resto, togliendo la velocità con la quale alcune macchine circolano a determinate ore, si può dire che per pedoni e passanti non c’è grosso pericolo visto che le vie interne sono abbastanza tranquille.

Inoltre, dove ci sono strisce pedonali, esistono anche lampioni ad illuminarle e da qualche tempo sono presenti anche i segnalatori lampeggianti.

Introbio ha risolto il problema del traffico e della velocità in centro con la "tangenzialina". Le vie del centro comunque sono dotate di dossi e le scuole medie sono in una zona si trafficata ma piuttosto protetta dal punto di vista della circolazione (anche se qualche mese fa si è verificato un piccolo incidente).

Anche Cortenova è "fuori pericolo" cosi come Prato San Pietro. In queste località le persone possono circolare piuttosto tranquille per le strade del paese senza dover rischiare di essere sfiorate da macchine che circolano a forte velocità.

Perfino Taceno è un po’ più "al sicuro" pur avendo il centro in corrispondenza con la Provinciale, ma la geografia del paese con una salita proprio in quella zona permette alla sicurezza stradale di guadagnare punti. 

Dunque, Primaluna rimane l’unico paese in tutta la Valle ad essere attraversato dall’inizio alla fine da una via rapida. La discesa che dal ponte Troggia porta fino a Barcone è il punto più veloce. Qui i sorpassi e le "corse" tra veicoli sono all’ordine del giorno.

Chi inizia a correre vicino alla Norda arriva lanciato alla curva di Vimogno dove si trova il ristorante Cigno e molte volte prende il secondo tratto, ancora in discesa, ad una velocità eccessiva, rischiando molte volte di finire nella corsia opposta.

Una volta raggiunto questo tratto di strada, la visibilità per quei cinquecento metri permette in parte di superare e chi abita in zona è testimone di sorpassi azzardati e pericolosi con rientri obbligati nella propria corsia ad alto rischio per l’incolumità.

Andando avanti, una serie di curve rallentano la circolazione, ma non mancano i furbi che tentano comunque il sorpasso anche in queste condizioni. Si arriva in centro (limite 50 chilometri) a velocità molto più alte e ci si immette nella zona calda (parcheggio farmacia, poste, strettoie e scuole) con il piede sull’acceleratore. 

Proprio in quella zona ci sono stati diversi e tragici incidenti. Dopo via Caraletta (quella che porta al Tennis), la discesa si fa pronunciata e la velocità raddoppia. Si arriva in zona Cortabbio "a manetta", punto pericolosissimo il tratto dopo il cimitero di Cortabbio davanti al Guzzi Caffè dove è facile trovare dei veicoli che immettendosi sulla Provinciale rischiano l’incidente.

Tornando qualche chilometro indietro, c’è un altro punto molto pericoloso (dove si è già verificato un grosso incidente circa un anno fa): è la strada Vecchia Provinciale, davanti alla Banca di Sondrio, dove chi vuole immettersi sulla Provinciale 62 ndeve fare dei calcoli aritmetici guardando lo specchio di fronte e pregando che non arrivi nessuno molto veloce nel momento di raggiungere la principale arteria. 

Tornando a Cortabbio, la zona è piena di camion in manovra (zona Pesa), dunque rallentare è d’obbligo ma non tutti seguono il buon senso e si rischia anche qui. Dopo, la strada riprende fluidità e le macchine tornano a correre fino a Cortenova eseguendo delle curve pericolose che mettono a dura prova gli sterzi dei veicoli.

Se a tutto questo sommiamo che le strisce pedonali sono sbiadite per gran parte dell’anno, sono poco illuminate e posizionate in punti con poca visibilità (per esempio la striscia dell’incrocio con via Caraletta o quella con via Stoppani), il quadro della pericolosità per i pedoni a Primaluna è completo. 

Velocità, segnaletica, comportamento poco congruo da parte dei conducenti fanno il resto. La vita per i pedoni primalunesi è dura, molto dura e meno male che da qualche anno ci sono almeno i marciapiedi: con la loro presenza si è guadagnato qualche centimetro di sicurezza. 
 

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