Chi conosce il giovane sindaco del paese del centro Valle, dipendente della Polizia di Stato, ne apprezza le doti di pacatezza e la misura con la quale affronta solitamente le questioni amministrative. Ma oggi Artusi è letteralmente inferocito. E non si tira indietro quando viene contattato da VN per un commento sul dramma accaduto ieri, intorno alle 21:30 sulla strada Provinciale, alle porte del centro abitato di Primaluna.

E’ proprio quella striscia di asfalto al centro delle sue esternazioni: "Guardate, ne ho veramente piene le scatole. Oltre al dolore per la morte della signora Cracco, provo rabbia per le circostanze  perché si tratta dell’ennesimo incidente su una strada che, fino a quando continuerà ad essere così, resterà rischiosa per la vita di tutti. Non è possibile andare avanti così, oggi stesso contatterò la Prefettura e l’ente proprietario della strada, cioè la Provincia di Lecco. Voglio che vengano presi provvedimenti, ho in mente dei misuratori di velocità di grandi dimensioni e molto visibili, come quelli che si trovano in Valtellina. Sembrano degli Autovelox e servono a dissuadere chi non resiste alla tentazione di correre. Non so se in questo caso sia stata proprio o solo la velocità all’origine della tragedia, certo però che la SP62 viene interpretata da troppi come una pista da F1; a Cortabbio e Barcone c’è gente che va a 200 all’ora, non ne possiamo più. Finché dovremo tenercela come attraversamento obbligato, almeno vogliamo che si trovino dei sistemi per limitare la veolcità e gli eccessi. A poca distanza da lì ha già perso la vita un ragazzo qualche tempo fa e l’anno scorso in un altro incidente un uomo ha rischiato seriamente. Esprimo solidarietà alla famiglia Selva e mi impegno a far sì che non si ripetano episodi tragici come questi".

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