MANUELA SABATINI SVELA IL ”SEGRETO” DEI NUOVI DIPINTI DI PARLASCO



Manuela Sabatini è conosciuta in Valsassina per i suoi dipinti murali. Diverse sono le sue opere presenti in zona, ma soprattutto è famosa per aver collaborato in prima persona al progetto del borgo affrescato di Parlasco che in questo mese celebra i sui primi 5 anni di vita. Per l’occasione è prevista una grande festa in paese con una sfilata in costume per le vie del centro, un palio al campo sportivo e in mattinata l’inaugurazione di due nuovi dipinti: uno realizzato da Irene Colombo e l’altro appunto da Manuela Sabatini. 

Manuela ci ha rivelato che il suo dipinto avrà come argomento il ritrovamento di Celestina, figlia di Lasco (il bandito della Valsassina a cui è dedicato il percorso sui muri di Parlasco).

Celestina era la figlia del Lasco ma come scrive il Balbiani nel suo libro, il bandito non voleva una bambina e per questo motivo fece rapire il figlio del Conte di Baiedo dalla strega di Tartavalle – bambino che venne adottato dal Lasco mentre Celestina, la vera figlia, venne abbandonata sulle rive del Pioverna dove fu ritrovata dal Giroletta della montagna, il cantastorie nell’opera di Balbiani.

Dunque, il passo in cui si parla del ritrovamento di Celestina da parte di questo personaggio sarà il tema per il dipinto della Sabatini. 

Manuela ha partecipato anche al restauro dei dipinti del borgo affrescato. Si è trattata di una manutenzione ordinaria fatta da Irene Colombo con impacchi sugli affreschi dove Manuela ha fatto le velature di colori e la sistemazione dei muri. 

Ma come nasce un dipinto? "Gli affreschi si fanno ovviamente sul posto – spiega Manuela – si prepara il muro con sabbia di fiume e grassello di calce, si fa seccare e a giornate si stende l’intonaco e si dipinge pirma che asciughi".

"Si fa il bozzetto dell’opera in lucido che va riportato in scala nel formato della parete, attraverso la tecnica dello spolvero si riporta il disegno dipinto sull’intonaco bucherellando la carta" spiega Sabatini ricordandoci per esempio che per la realizzazione dell’ultimo suo lavoro che verrà inaugurato a Parlasco domenica prossima, ha impiegato tre settimane

Tornando a domenica 22 luglio, Manuela ci racconta che l’altra artista coinvolta, Irene Colombo ha come argomento per il suo dipinto il "Rapimento dell’Ugo" ma, racconta, "nessuna delle due ha visto il dipinto dell’altra".

Le due opere hanno si un collegamento, che è quello della finta doppia finestra realizzata sul muro della vecchia latteria di Parlasco, all’interno della quale si può vedere la scena.

I due dipinti sono stati fatti su legno perché la vecchia latteria è un edificio molto antico che dovrebbe essere sistemato in futuro, dunque per sicurezza si è deciso di farli su delle tavole che verranno appese sul posto. 

Manuela porterà di persona il disegno a Parlasco e sarà presente al momento della posa per dirigere i lavori, dando gli ultimi ritocchi all’opera.
 

L’esperienza del 2007 è stata per lei indimenticabile, "perché si è lavorato in gruppo con delle persone di tutta Italia, provenienti di diversi posti dalla Toscana a Milano" ma anche quello di domenica prossima dovrebbe essere per l’artista un momento emozionante e un premio alla sua carriera come pittrice.

 
 
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