PAGNONA COME CINECITTÀ: BEN DUE FILM AMBIENTATI NEL PAESE DELL’ALTA VALLE!



Un "mediometraggio" ed una "novella digitale", storie di autori differenti e caratterizzate da stili e collocazioni temporali totalmente diversi ma con uno sfondo comune e soprattutto una importantissima analogia: entrambe le pellicole sono recitate interamente in dialetto pagnonese. Una coincidenza del tutto casuale: "Il nostro progetto Ora Cammina con me – racconta Stefano Tagliaferri – è nato nel febbraio 2011 e durante l’estate abbiamo scoperto che anche Ciaj Rocchi e Matteo Demonte stavano preparando un lavoro ambientato a Pagnona".

I due film sono ormai pronti; in ordine basato sulla cronologia delle uscite (davvero ravvicinate), ecco le schede dei lavori che portano il piccolo paese dell’Alta Valle al centro dell’attenzione.

ORA CAMMINA CON ME

Un film di Stefano Tagliaferri
Anno: 2012
Durata: 45 minuti circa
Genere: drammatico
 
Pagnona, Alta Valsassina, primi anni ’20 del Novecento. Il film, liberamente tratto da un racconto popolare pagnonese, narra la vicenda di Anna, una madre vedova di guerra, alle prese con una banale difficoltà quotidiana che la porterà ad imbattersi in un angosciante mistero.

Ora Cammina con me è il titolo di un mediometraggio girato ed ambientato a Pagnona, interpretato dagli abitanti del paese e recitato interamente in dialetto locale. Il progetto è nato nei primi mesi del 2011, con la proposta di girare un cortometraggio che mettesse in scena una delle storie “di paura” che venivano raccontate una volta a Pagnona e che la tradizione orale ha portato sino ai giorni nostri.

Rispetto al racconto originale, durante la stesura della sceneggiatura la storia è stata riscritta e reinterpretata, con l’aggiunta di nuovi personaggi e la ricerca di un tema narrativo più importante. Girato tra ottobre 2011 e aprile 2012, verrà presentato la prima volta venerdì 20 luglio, alle 21, presso il Salone Parrocchiale di Pagnona.

Momentaneamente sono previste due repliche:
Sabato 21 luglio, ore 21
Domenica 22 luglio (proiezione con precedenza agli anziani) ore 21

In omaggio alla popolazione di Pagnona che ha partecipato attivamente alla realizzazione del film le tre proiezioni di presentazione in paese saranno interamente in dialetto, senza sottotitoli. Già nel mese di agosto è prevista l’uscita di una versione sottotitolata in italiano, con la quale il film verrà proposto a festival, concorsi e rassegne.

NEI TRE FRAME, IN ALTO A DESTRA L’ABITAZIONE DELLA PROTAGONISTA
QUI SOTTO LA PROCESSIONE E "VERSO IL POZZO DEL CIARÈL"


 

 
 


LA FAVOLA DI PAGNONA

Un progetto di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte
Anno: 2012

"A 17 anni piantò il primo albero lungo un ruscello. Un gesto rituale che ripeterà per tutta la vita"

“La favola di Pagnona” è il quinto progetto di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte dedicato all’Alta Valsassina, una novella digitale a sfondo ecologista che è un omaggio al patrimonio arboricolo e forestale di queste montagne. Il progetto, prodotto da Luca Triacchini, nasce dalla collaborazione tra i due video maker, autori del racconto, e alcuni ragazzi della compagnia teatrale di Pagnona che lo hanno interpretato.
Le musiche, originali, sono state realizzate da Davide Villa e Lorenzo Triacchini, già membri degli Holy Cash, rock band di Casargo.

Un road movie che racconta il ritorno a Pagnona di un uomo, che reduce da 20 anni di emigrazione, torna nel suo paese natale, alla ricerca delle proprie radici.

Un viaggio a ritroso, nel tempo e nello spazio, verso la propria terra madre, accompagnati dagli alberi e dalla loro simbologia. Betulle, castagni, querce e faggi hanno segnato la vita del protagonista sin dall’infanzia; i boschi sono stati lo scenario di molte avventure: maestri di vita e fonte di ispirazione, luoghi di suggestione e di incanto, templi di sacralità dove la madre e la nonna lo avevano educato ad un intimo rapporto con la terra.

Dopo quattro documentari di taglio didascalico-naturalistico, e dopo l’esperienza di Willa Wilson, l’horror made in Valsassina, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte mettono in scena una storia di finzione recitata interamente in dialetto pagnonese. Il valore documentaristico di questo progetto sta nello scegliere il dialetto come elemento caratterizzante del territorio. La parlata tipica di Pagnona, con le sue cadenze e la sua espressività, si trasforma in una lingua poetica ed evocativa che dà voce a tematiche ambientaliste di estrema attualità.

Nell’era dell’incertezza, in cui il sapere non ha punti di riferimento, il ritorno alla natura ha il potere di nutrire l’anima, di soddisfarla, rendendola più grande di come è nella vita quotidiana, avvicinando così l’uomo alla grandezza dell’universo.
 

Prima proiezione: domenica 16 settembre, alle 15:00, Sala Parrocchiale di Pagnona.



 
 SOTTO: LE LOCANDINE DEI DUE FILM SU E A PAGNONA

 

 

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