Oltre alle aperture sporadiche in tempo di elezioni per accogliere il seggio elettorale, l’edificio di due piani ha avuto pochi altri usi: qualche lezione di scuola di danza e sede delle feste della frazione. La giunta Artusi aveva deciso a suo tempo di mettere in vendita l’immobile (c’è stata pure un’asta andata a vuoto) proponendo di utilizzare il ricavato per opere sociali. Tra le proposte, quella presentata nel piano triennale delle opere pubbliche che prevedeva di utilizzare l’introito della vendita stimato in circa 270mila euro per sistemare l’altro ex asilo, quello dell’Opera Pia Torriani, ubicato proprio di fronte al polo scolastico.

Il costo della sistemazione del Torriani, sarebbe di circa 400mila euro, dunque superiore all’entrata attesa dall’ex asilo di via Risorgimento. Nell’ultima seduta di consiglio, la minoranza aveva proposto di riservare comunque il possibile ricavato frutto dell’alienazione della ex scuola materna a opere di carattere sociale.

Ed ecco che è arrivata la sorpresa (benché – pare – annunciata al sindaco Artusi) di un voto negativo da parte del membro della maggioranza Alessandro Cattaneo, abitante proprio a Barcone. La motivazione della posizione viene spiegata nella lettera che il consigliere ci ha fatto pervenire e qui di seguito pubblichiamo integralmente.
 

"Carissima Valsassinanews,
volevo precisare a seguito del vostro articolo argomentando la mia decisione di votare contro la vendita del ex asilo di Barcone in via Risorgimento.Volevo argomentare questa mia decisione, dividendola in quattro punti per me fondamentali. Per iniziare, credo che questa struttura sia un patrimonio per tutta la nostra popolazione.

Alessandro Cattaneo

Tantissimi volontari del Gruppo per la festa dell’Immacolata si appoggiano all’ex asilo per organizzare la stessa che con i proventi raccolti in questi anni ha dato una mano aiutando la parrocchia in opere per la chiesetta della frazione, per l’oratorio e non per l’ultimo per la scuola elementare.

Credo che la vendita sia una grossa delusione per queste persone che con tanto amore hanno sempre aiutato trovando in questa struttura dato il periodo invernale, un punto di appoggio e la mia personale paura è quella che senza questo spazio anche questa tradizione venga perduta.

Inoltre (secondo punto), l’ex asilo di via Risorgimento è anche la sede dei seggi elettorali, un domani, non essendoci più, una persona anziana di Vimogno o Barcone si dovrà spostare fino a Primaluna per votare, e anche in questo caso, sono sicuro che la gente non prenderebbe bene la decisione di vendere l’immobile.

Come terza cosa, penso che nella vita non si può mai sapere, magari tra qualche anno servono ancora aule per la scuola ma una volta venduto, magari ci si ritrova scoperti.

Per finire, al quarto punto ho lasciato la parte affettiva, in quella scuola io ho passato i primi anni di gioventù, prima all’asilo e poi con le prime due classi elementari, con tanti ricordi e aneddoti da raccontare e vedere un giorno che l’edificio viene modificato o cambiato mi farebbe veramente molto male. 

Chiarisco che questa mia lettera non è una polemica nei confronti dell’amministrazione di cui faccio parte, anzi, è un monito a pensarci bene, visto che l’eventuale vendita dovrebbe avvenire nel 2013 e c’è ancora tempo per valutare tutte le situazione, ovviamente se alla fine, l’immobile verrà ceduto accetterò la decisione presa ma non ne sarò mai d’accordo. 

Distinti saluti
Alessandro Cattaneo
consigliere di maggioranza per il comune di Primaluna

 

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