CREMENO, SUL PUNTO GIOCHI IL SINDACO LA VEDE COSÌ



Il primo cittadino replica poi alle rimostranze dell’ex assessore alla cultura Sonia Invernizzi: "Ritengo che le contestazioni formulate siano poco opportune, ricondotte e strumentalizzate al solo aspetto economico. Ci tengo a precisare, in ogni caso, che, nella votazione di chiusura espressa da parte del Consiglio comunale, hanno preso parte componenti della precedente amministrazione, della quale l’assessore in questione faceva parte".
 

Questa la lettera del sindaco di Cremeno a VN:

Egregio Direttore,
La ringrazio innanzitutto dello spazio che mi concede sul Suo Giornale per spiegare e chiarire definitivamente l’ormai annosa vicenda del Punto Giochi "Isola dei Sogni" di Maggio.
Si sono letti, negli ultimi giorni, numerosi interventi di cittadini residenti nel comune di Cremeno e fuori di esso: nell’illustrazione dei fatti mi sembra che non si siano messi in luce con la dovuta oggettività i vari momenti che hanno contraddistinto l’ultimo anno di vita della Struttura in oggetto, ma sì siano estrapolati fatti e circostanze a proprio vantaggio, tra i tanti emersi nel contesto generale della vicenda.

Desidererei, quindi, ricostruire, a vantaggio dei lettori e dei cittadini di Cremeno, i fatti avvenuti.

L’attuale A.C. si è insediata nello scorso mese di Giugno 2011 ed ha potuto solo in quell’occasione rendersi conto dei vari problemi che erano rimasti inevasi a causa delle elezioni.
In particolar modo, ci siamo trovati a dover affrontare la problematica relativa al Punto Giochi di Maggio: una struttura che forniva un servizio certamente di qualità, ma ad una cerchia ristretta di utenti (solo coloro che erano interessati ad un servizio educativo part-time), perlopiù non residenti a Cremeno, con costi elevati e in preoccupante crescita (disavanzo annuale pari a circa 14.000 € /anno), rette bloccate dal 2007 (senza neanche l’aumento annuo indicizzato ISTAT) ed inferiori a quelle di altre strutture limitrofe, con obbligo a carico del Comune di ripianare il disavanzo e di sostenere le spese di gestione, quali riscaldamento, illuminazione, ecc.

Considerato il tutto nell’ottica di gestione del bilancio, soprattutto in un periodo economicamente critico come quello attuale, su cui non vorremmo dilungarci oltre in questa sede, nell’agosto 2011 veniva presa la decisione di adeguare le rette alla media delle altre realtà, portandole ad € 186 al mese per i residenti e a 220 € al mese per i non residenti.
Ci siamo già più volte scusati con gli utenti per la tempistica, ma non potevamo fare altrimenti, essendoci insediati, come già evidenziato, nel mese di giugno. D’altra parte, consapevoli dello scarso preavviso con cui è stato comunicato l’aumento delle rette, si è concessa la possibilità alle famiglie di ritirare l’iscrizione con il rimborso della relativa quota (come alcuni utenti hanno puntualmente fatto). Contemporaneamente, abbiamo anche proposto alle altre Amministrazioni dell’Altopiano di corrispondere un contributo annuo per ogni bambino residente iscritto al punto giochi di Maggio. Più della metà degli utenti, infatti, non risultava residente a Cremeno e non ci sembrava corretto che l’intero disavanzo fosse coperto unicamente dal nostro Comune.


Solo il comune di Moggio, tuttavia, si rendeva disponibile, mentre i comuni di Barzio e Cassina Valsassina ribadivano di non essere interessati al potenziale accordo.
Considerato il numero ridotto di iscrizioni, abbiamo deciso di diminuire i costi della struttura riducendo il numero delle maestre (portandolo da due a uno, oltre all’ausilio di una stagista in grado di assicurare la co-presenza richiesta dalla normativa vigente).

Si è deciso, così, di proseguire, sperando che nel corso dell’anno aumentassero le iscrizioni in vista dell’anno scolastico 2012/2013.
Proprio in una logica di "crescita" della Struttura, a gennaio abbiamo inviato una lettera a tutte le famiglie di Cremeno con bambini di età compresa tra 0 e 2 anni, invitandole a scegliere la nostra Struttura. Analoga comunicazione è stata inviata alle Amministrazioni dell’Altopiano, invitandole a fare altrettanto con le proprie famiglie. Purtroppo, anche in tale circostanza non abbiamo ricevuto nessun riscontro.

Con i responsabili della Cooperativa che gestisce il Punto Giochi abbiamo collaborato continuamente, monitorando il numero degli iscritti e cercando di trovare soluzioni alternative, visto che per l’anno scolastico 2012/2013 avevamo, ad Aprile, solo 5 iscritti (di cui unicamente due residenti). Avendo dei costi fissi superiori a 30.000 € e non avendo ricevuto più contributi cospicui dall’Ufficio di Piano e dall’ASL era necessario, infatti, trovare qualche alternativa che, purtroppo, nonostante gli sforzi attuati, non è stata trovata.

Conseguentemente l’A.C. ha deciso di portare il problema in Consiglio Comunale, sia per rendere conscia la cittadinanza della problematica, sia per trovare insieme qualche alternativa. Gradisco sottolineare che il problema era non tanto in termini di costi assoluti, quanto in termini di analisi costi /benefici: coprire 15.000 € / 18.000 € di disavanzo annuo per un Asilo Nido che offre un servizio educativo part-time unicamente a 5- 6 bambini, di cui solo 2-3 residenti, in periodi di crisi come questi, non ci sembrava una scelta politicamente e moralmente accettabile.

Il problema è stato ampiamente dibattuto in Consiglio Comunale nella seduta del 16 aprile 2012. Ci tengo a sottolineare che, in quell’occasione, era presente un solo cittadino in aula, sebbene la discussione della tematica fosse stata riportata all’Ordine del Giorno pubblicato sia in Albo Pretorio online sia sulle bacheche pubbliche.

L’attuale maggioranza, in accordo con la minoranza, esaminati nel dettaglio i problemi sopra descritti, ha votato all’unanimità di chiudere il Punto Giochi per dare un servizio migliore e più ampio ai cittadini, non risparmiando nulla sul relativo capitolo di bilancio. E’ stata quindi non una scelta di "taglio" prettamente finanziario, ma una scelta politica e secondo noi lungimirante, a favore di un miglioramento del servizio a favore dei cittadini.

La decisione di chiusura della struttura è stata presa sulla base di riflessioni serie e ponderate, anche se consapevoli dell’impopolarità che tale scelta avrebbe generato.
E’ pur vero, però, che un’Amministrazione responsabile, a nostro parere, deve cercare di perseguire l’interesse ed il bene pubblico, anche se a volte le decisioni assunte vanno a contrapporsi con gli interessi personali di alcuni.


La proposta alternativa emersa in C.C. e presentata dal nostro Gruppo era quella di accordarsi con la Scuola Materna Parrocchiale di Barzio per ottenere che dieci posti venissero destinati ai bambini residenti in Cremeno e di fare il possibile per consentire che dieci famiglie beneficiassero di tariffe agevolate.

Riscontrate le proteste dei genitori apparse su Valsassina News, si è scelto di attendere un ulteriore mese, per verificare se non si potessero raggiungere le agognate 8-10 iscrizioni. Ma non è sortito nulla: si è arrivati all’inizio del mese di giugno ad avere ancora solo 5/6 iscritti.L’unica soluzione plausibile è stata, quindi, quella di comunicare alle famiglie in data 6 giugno, in apposita riunione convocata presso la nostra aula Consiliare, la decisione presa, cercando di gestire il periodo di transizione di chiusura del punto giochi di Maggio.
Relativamente alla rimostranze sollevate da parte dell’ex assessore alla cultura del Comune di Cremeno, ritengo che le contestazioni formulate siano poco opportune, ricondotte e strumentalizzate al solo aspetto economico. Forse, se precedentemente, in fase di realizzazione della struttura, fosse stata preventivata e programmata una differente gestione del servizio, con l’inclusione, ad esempio, del servizio mensa (così da consentire un servizio educativo full-time), prevendendo un piano pluriennale dei costi, non si sarebbe giunti oggi a questa dolorosa soluzione.

Ci tengo a precisare, in ogni caso, che, nella votazione di chiusura espressa da parte del Consiglio comunale, hanno preso parte componenti della precedente amministrazione, della quale l’Assessore in questione faceva parte.

Da ultimo, intendo sottolineare che l’Amministrazione comunale è attenta e partecipe a tutte le iniziative che coinvolgono il settore educativo, in quanto base fondamentale per la crescita e la preparazione dei nostri giovani.

Cordiali saluti

Il Sindaco di Cremeno
Pier Luigi Invernizzi

LA DELIBERA CHE CHIUDE LA VICENDA:

 


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