Anzi, le aquile sull’Altopiano valsassinese sono ben due. Ce le segnala un giovane appassionato della natura locale, che ha scattato in momenti diversi alcune immagini della coppia di rapaci, da una distanza di circa 500 metri, in due giornate differenti: il 7 febbraio alle 15 circa e successivamente il 4 aprile, poco prima delle 17:30.
"La qualità non è delle migliori – ci scrive il lettore – a causa dell’ingrandimento successivo essendo le foto scattate da circa mezzo chilometro". Noi lo ringraziamo ugualmente e vi proponiamo queste fotografie che riteniamo comunque interessantissime. Anche perché le due aquile sono posizionate in modo veramente visibile, sulle rocce che sovrastano l’abitato di Barzio.
L’ennesimo segnale di un fenomeno assolutamente positivo per la nostra Valsassina, cioè il ritorno di tante specie un tempo presenti ma poi in qualche modo "scomparse" dal territorio in cui viviamo. Abbiamo assistito recentemente a una piccola invasione di cinghiali (soprattutto in zona Ballabio-Morterone), poi all’ormai arcinoto passaggio di uno o più orsi bruni – evento del quale ci siamo occupati ampiamente – e ora grazie a queste immagini ecco documentata la presenza di aquile. Volatili che in realtà sono stati osservati più volte in zona, anche se purtroppo in qualche caso l’imbecillità umana ha provveduto a cancellarne la presenza con del piombo che, sfortunatamente, non è a disposizione dei rapaci per poter replicare.
Resta aperta poi la discussione a proposito della lince; gira voce insistentemente del presunto avvistamento di qualche esemplare di questi felini (un tempo presenti con la sottospecie Lynx lynx alpina). Grande lo scetticismo, in particolare negli ambienti dei cacciatori – anche se proprio alcuni di questi giurano di aver visto almeno una lince di recente in Grignetta. Si tratta secondo gli esperti di una specie probabilmente semiestinta – se non per qualche esemplare sulle Alpi Giulie (i quali, in Val Resia e Val Canale, sarebbero giunti dalla Slovenia). Nel Nord-Ovest, dopo un progetto poco riuscito di ripopolamento, viene di tanto in tanto segnalata la presenza di linci nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. In questo caso si tratterebbe di Lince europea nella sottospecie Lynx lynx carpathicus.
Resta che tra caprioli e camosci, tra orsi, cinghiali, aquile e forse altre specie ancora, la natura della Valsassina registra presenze (fugaci ma in alcuni casi ben radicate) di animali che rappresentano un buon "marker ecologico". Di tanto in tanto, insomma, possiamo pubblicare anche qualche "buona notizia". Alla faccia di gufi, corvi e avvoltoi che ci accusano di diffonderne solo di negative…
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