PERCHÈ L’ORSO BRUNO È ARRIVATO IN VALSASSINA? TUTTA COLPA DELL’AMORE…



Dunque, il nostro orsetto bruno non è qui per sbranare pecore o far del male a nessuno, l’orso è stato spinto fino alle nostre montagne dal suo istinto, quello riproduttivo. Il peloso mammifero ha percorso centinaia di chilometri cercando una femmina per riprodursi, quello è il suo obiettivo ed è per questo che si è avvicinato alle nostre montagne. Ma come è fatto l’orso bruno? Pietro Gatti ha spiegato in poche parole la biologia, morfologia e abitudini dell’orso bruno; cercheremo di presentarvelo in poche righe.

L’orso bruno è un animale solitario e silenzioso, di abitudini prevalentemente notturne, schivo e diffidente. Non è aggressivo e non attacca l’uomo (se non provocato ovviamente). Non rimane mai molto tempo in uno stesso posto, dorme all’aperto, magari sotto qualche cespuglio o roccia, scava e usa una tana soltanto di inverno quando andrà in letargo.

Considerato che esce dal letargo nel mese di marzo/aprile e in quel periodo il cibo generalmente scarseggia, la dieta dell’orso bruno sarà composta principalmente da piante erbacee, radici, germogli ma anche dalle carcasse degli animali morti durante l’inverno.

D’estate e autunno, invece, grazie all’abbondanza di cibo, gli orsi passano gran parte del tempo ad alimentarsi per aumentare le scorte di grasso che consentiranno loro di superare l’Inverno (Iperfagia), aumentando il proprio peso di circa il 30%, mezzo kg al giorno.

In questa fase gli insetti (soprattutto formiche), la frutta (mirtilli, lamponi, mele, pere, frutti della rosa canina, noci, ecc.), nonché semi e radici diventano importanti componenti alimentari. L’orso bruno ha un lungo apparato gastrointestinale che gli consente di estrarre maggiori energie dai vegetali, ma è meno efficiente di quello degli animali erbivori. 

Ma quanto è grando l’orso bruno? Le dimensioni degli esemplari di questa specie sono piuttosto variabili a seconda della sottospecie e possono variare tra 1,50 – 2,50 m di lunghezza e 90 – 110 cm di altezza al garrese. 

Il peso di un esemplare adulto può variare tra gli 80 e i 350 kg, mentre la lunghezza della coda è compresa tra i 6 e i 14 cm. 

La durata media della vita dell’orso bruno è di circa 20-25 anni, qualche anno in più per gli esemplari in cattività. In particolare, l’orso bruno italiano ha un peso medio di 130 kg per i maschi e 90 kg per le femmine, e può superare i 2 metri in altezza.

Negli spostamenti assume una caratteristica andatura dondolante, questo perchè l’orso bruno sposta contemporaneamente gli arti sullo stesso lato del corpo. L’orso bruno non ha una buona vista, ma compensa con un buon udito e un olfatto molto fine che gli permette di seguire una pista odorosa anche dopo molti giorni e d’individuare una femmina in calore anche a diversi chilometri di distanza

Per finire, andiamo a vedere come si riproduce il nostro orso : Le femmine diventano sessualmente mature a 3-5 anni e si riproducono solitamente ad intervalli di 2-3 anni  La stagione degli amori cade tra maggio e giugno e, in questo periodo, i maschi possono percorrere notevoli distanze alla ricerca di una compagna, basandosi soprattutto su tracce olfattive. 

Il padre non vedrà mai i suoi figli, pochi giorni dopo l’accoppiamento l’esemplare maschio abbandona la femmina ritornando alla sua vita solitaria. 

Dopo un periodo di gestazione di 7-8 mesi, nel mese di febbraio, nascono i cuccioli (di solito da 1 a 3), che  inizialmente pesano da 250 a 500  grammi ma, già ad un anno d’età, arriveranno a pesare circa 25-50 Kg. 

I giovani di orso bruno restano con la loro madre per 2 o 3 anni e, a volte, vengono allattati saltuariamente fino ai 2 anni di età, passati i quali il loro ritmo di crescita sarà più lento

 

 

 

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