A BARZIO ARRIVA IL CROWDFUNDING. I PROGETTI? PAGATI CON SOLDI ”IN COMUNE”



Loro si chiamano H2RAISE.IT e proprio in questi giorni hanno siglato un contratto con il Comune per dare vita al primo progetto di "crowdfunding" mai sperimentato in queste zone. Di che si tratta? Semplice: è una piattaforma (via internet) di raccolta fondi, soldi che vengono versati da chi voglia finanziare singoli progetti con somme anche piccole, piccolissime oppure importanti. Si va dal rifacimento dell’aiuola alla costruzione di una palestra, sempre e comunque passando dal singolo cittadino e dai suoi due, 10, cento euro destinati al singolo progetto. Che viene presentato, seguito e finanziato alla luce del sole proprio attraverso il web: a giorni nascerà il sito www.h2raise.it – che verrà presentato a Barzio. Tra le tante curiosità collegate, la possibilità per i donatori di rimanere anonimi.

In effetti l’idea, mutuata da un sistema in voga da tempo soprattutto negli USA, è venuta ad un giovane barziese, che ne ha parlato all’amministrazione comunale; la proposta è stata valutata e alla fine è arrivata fino alla delibera che sancisce l’accordo. Tutti i fondi verranno impiegati per finanziare i vari progetti (luminarie, verde pubblico eccetera) sostenendo le asfittiche casse dell’ente locale; per la gestione dell’iniziativa, alla società andrà il 10% di quanto raccolto – dunque zero spese per il Comune. 
 

SCHEDA SUL CROWDFUNDING (da Wikipedia)
Il crowd funding o crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere, dall’aiuto in occasione di tragedie umanitarie, al sostegno all’arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all’imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica.

Il web è solitamente la piattaforma che permette l’incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti in un progetto di crowd funding.

I principi fondamentali del modello del crowdfunding sono riuniti nel Kapipalist Manifesto, scritto dall’italiano Alberto Falossi[1] (fondatore della piattaforma di crowdfunding Kapipal). Colui che ha portato alla notorietà il crowdfunding oltreoceano è Barack Obama, pagando parte della sua campagna elettorale per la presidenza con i soldi donati dai suoi elettori, i quali erano i primi portatori di interesse. Le iniziative di crowdfunding si possono distinguere in iniziative autonome, sviluppate ad hoc per sostenere cause o progetti singoli, e piattaforme di crowdfunding.

Esempio di iniziativa autonoma di crowdfunding è la campagna si chiamava “Tous Mecenes” (tutti mecenati) del Louvre. Il progetto prevedeva di raccogliere 1 milione di euro attraverso le donazioni delle web community per acquistare il capolavoro rinascimentale Le tre grazie di Cranach da un collezionista privato.

Le piattaforme di crowdfunding[2] sono siti web che facilitano l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e l’offerta di denaro da parte degli utenti. Le piattaforme di crowdfunding si possono distinguere in generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse, e verticali (o tematiche), specializzate in progetti di particolari settori.

Tra gli esempi più illustri di piattaforme di crowdfunding annoveriamo Indiegogo e Kickstarter (generalisti), PledgeMusic dedicata ai progetti musicali, Quirky rivolta ai designer, CatWalkGenius per gli stilisti in erba, COfundOS per la realizzazione software open-source. Attraverso Kickstarter, gli ideatori del social network Diaspora hanno raccolto oltre 200 000 dollari, partendo da una richiesta di finanziamento iniziale di 10 000 dollari.

In Italia, la prima piattaforma generalista di crowd funding è stata Produzioni Dal Basso, nata nel 2005, piattaforma indipendente e gratuita. Produzioni Dal Basso ha anticipato di quattro anni circa la pubblicazione del kapipalist manifesto che è alla base della piattaforma italiana ma di respiro internazionale Kapipal nata nel 2009. Kapipal non si rivolge ad una nicchia specifica e, a differenza di altre piattaforme, non pone vincoli sulla tipologia di progetto finanziato. Per questo è particolarmente usato per progetti personali, l’unico requisito per il progetto è che sia legale e conforme ai termini d’uso di PayPal.

 

 

 

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