INCHIESTA/LA NUOVA GEOGRAFIA POLITICA DELL’ALTA VALSASSINA (E NON SOLO)



Tabelle alla mano, spuntando i numeri degli abitanti spesso nel tentativo di raggiungere la fatidica quota mille e controllando bilanci e prospettive. I sindaci dei tanti – qualcuno dice troppi – comuni e comunelli della Valle e dintorni stanno lavorando molto, sottotraccia e spesso freneticamente, per tirare insieme delle aggregazioni in vista della riforma imposta dal famosissimo articolo 16 della "manovra bis" della Finanziaria 2011-2013.

In sostanza, in parte per obbligo di legge, in parte per opportunità (i sold dson sempre meno: ve ne siete accorti?) i paesi e soprattutto quelli più piccoli stanno avvicinandosi l’uno all’altro, mettendo insieme funzioni e servizi se non addirittura progettando fusioni – che in territori assai legati al campanile come i nostri appaiono ardue ma, altrettanto, pressochè ineludibili.

Che sta succedendo? andiamo a vederlo, zona per zona, in questa inchiesta speciale.


L’UNIONE FA LA FONDRA

Molto attiva la prima cittadina di Taceno, che da tempo sta lavorando ad una unificazione del suo Comune con i vicini paesi della Muggiasca, di Parlasco e Cortenova. "Prima abbiamo contattato Vendrogno – racconta Marisa Fondra, poi abbiamo allargato il discorso agli altri due soggetti. Attualmente stiamo parlando con Cortenova e Parlasco e non posso escludere, malgrado il percorso non sia semplice, che si possa arrivare alla nascita di un nuovo e unico municipio. Naturalmente l’ultima parola, dopo gli eventuali referendum nei nostri paesi, spetterebbe alla Regione".
Il nuovo aggregato sarebbe formato da un paese piuttosto ricco e sufficientemente popoloso (Cortenova), uno piccolissimo ma attualmente guidato dal presidente della Comunità Montana (Parlasco, sindaco Alberto Denti) e infine un’altra realtà piccola come Taceno dove però il primo cittadino è attivissimo e conosce bene i meccanismi e le normative (la Fondra lavora allo STER di Lecco, il braccio locale della Regione Lombardia). In totale, quasi duemila abitanti.
Se il tutto andasse in porto, il nuovo maxi municipio entrerebbe poi a far parte della già rodata Unione dei Comuni del Centro Valsassina – di cui oggi sono già membri Cortenova e Parlasco.

PAGNONA E’ QUASI PREMANA

I due vicinissimi Comuni sarebbero anche prossimi ad una potenziale fusione. Almeno questa è la voce che circola insistentemente nella zona. I problemi non li ha certo Premana (secondo paese di tutta la zona, alle spalle solo di Ballabio che peraltro sta in una diversa Comunità Montana), quanto Pagnona, con i suoi soli 402 abitanti – ben distante dalla fatidica quota mille. Insomma, accanto ai classicissimi cognomi quali Gianola, Fazzini, Tenderini e Codega nell’elenco telefonico premanese potrebbe comparire a breve anche la lunga lista dei Tagliaferri.

LA MUGGIASCA COME LA PALLINA DEL FLIPPER

Finirà quasi certamente per "associarsi" con Casargo il paese degli Acerboni – inizialmente dato per vicino alla macro aggregazione sponsorizzata da Taceno, poi improvvisamente "rimbalzato" via. Recentemente c’è stato un abboccamento con Bellano, ma come detto l’ipotesi più gettonata dai bookmakers dell’Alta Valsassina è quella dell’accostamento alla confinante Casargo. E se pure non si farà un Comune unico, sommando i residenti dei due paesi (320+857 secondo i dati dell’ultimissimo censimento Istat) si supererebbe abbondantemente la soglia dei 1.000.

INDIPENDENT STATES OF MARGNO AND CRANDOLA
Nel giro dei numeri evocati poc’anzi spicca l’assenza di due paesini d’Alta Valle. Al momento, soprattutto a causa delle incertezze amministrative di Margno, è difficile assegnare una collocazione geografico-politica alle due realtà confinanti, situate tra Taceno e Casargo. Per ora dunque non ci sono buone notizie per il Comune in cui sta faticosamente cercando di trovare una quadra il sindaco semi-sfiduciato Malugani (378 abitanti) e Crandola Valsassina, che di residenti ne conta appena 273. La sommatoria è inferiore a settecento unità e ben distante dai tanto auspicati tre zeri.

CENTRO VALLE GIA’ UNITO
Primaluna, Introbio e Pasturo, tutti intorno ai duemila abitanti, costituiscono da tempo l’ossatura della famosa Unione dei Comuni del centro Valsassina e della Grigna Settentrionale (un biglietto da visita difficile da contenere, visto il nome…). In attesa di capire che faranno gli altri due "soci" ovvero Parlasco e Cortenova, l’Unione procede, costituendo – nel bene e nel male – l’esperimento più avanzato di associazione di municipi di tutta la Valsassina.

IN ALTOPIANO BARZIO BALLA DA SOLA
Dove invece l’unità è auspicata da tutti ma difficilmente sarà realizzata per intero è nell’Altopiano valsassinese. Qui da un po’ si ragiona e si praticano forme di collaborazione nei servizi ma si è dibattuto e si continua a discutere di qualcosa di ben più ampio: un Comune unico. A parole sono tutti ben disposti, nei fatti Barzio appare da sempre poco propensa ad avvicinarsi ma soprattutto a fondersi con Cremeno, Cassina e Moggio. Gli ultimi due paesi, messi insieme arrivano a 980 abitanti – sfiorando dunque la mitica quota mille; Barzio e Cremeno viaggiano entrambi sui 1300-1400. Varie ragioni poltiche e non solo, li tengono però separati.

Sotto: la cartina politico-geografica della "nuova Valsassina" in costruzione (elaborazione liberamente adattata da VN).
Al centro, colorata di arancione scuro, la possibile nuova aggregazione tra Taceno, Parlasco e Cortenova; leggermente più chiara l’unione esistente già oggi di Pasturo, Introbio e Primaluna. In verde Premana-Pagnona, mentre la colorazione lilla-viola-rosa indica le incertezze che ruotano intorno alla posizione in Alta Valle della zona della Muggiasca. In grigio infine i Comuni "sparsi".


 

                                      TABELLA POPOLAZIONE/PER PAESE (ULTIMO CENSIMENTO ISTAT)

 

 

 

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