”HA SIMULATO UN’AGGRESSIONE DI GRUPPO”: DENUNCIATO 18ENNE VALSASSINESE



Della vicenda si è occupata la Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali (la DIGOS, appunto) dato che il ragazzo protagonista della vicenda frequenta gli ambienti della tifoseria della Calcio Lecco – dei quali si occupa proprio la sezione che ha preso il posto dei vecchi "Uffici politici". Oggi alla Questura di Lecco, nell’ambito di una conferenza stampa che affrontava vari temi, è stata resa nota la denuncia a piede libero al Tribunale dei Minori di Milano per simulazione di reato a carico di un diciottenne – che all’epoca dei fatti aveva 17 anni.

Non sono state dunque rese note le generalità del giovane, si sa solo che risiede in un paese della Valsassina ed è figlio di un consigliere comunale. Il ragazzo aveva dichiarato l’anno scorso di essere stato vittima di un brutale pestaggio-rapina ad opera, aveva sostenuto, di quattro, forse cinque persone che lo avrebbero attirato in una trappola, riempiendolo poi di botte e sottraendogli il cellulare, lo zainetto e ancora una felpa e le scarpe. Ma dopo le indagini condotte dalla Digos lecchese, la realtà emersa sarebbe tutt’altra: il giovane doveva dei soldi ad un conoscente, soldi legati ad alcuni furtarelli. Da qui il confronto, certo duro ma non "di gruppo". Nessun branco, insomma, ma un regolamento di conti faccia a faccia tra due coetanei. Per questo, data la notevole differenza tra la versione del valsassinese e l’accertamento dei fatti, è scattato il deferimento alla Procura per i Minorenni. L’altro giovane, anch’egli 18enne, dovrà rispondere di lesioni.


LA CONFERENZA STAMPA DI OGGI ALLA QUESTURA DI LECCO

A destra Nera (Digos), in centro il Questore Bocci a sinistra il capo gabinetto Atanasio
 

 

 

 

 

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