ANCORA ”DISCARICHE” IN VALLE. BINDO: ACCANTO AL PIOVERNA UN FIUME DI RIFIUTI



Potrebbe essere un bellissimo itinerario di "Zaino&Scarponi", quello tra Taceno e Bindo: si potrebbe parlare di natura incontaminata, di un percoso tra i boschi ed il Pioverna, invece, percorrendo la zona si incontrano rifuiti di ogni genere e tipo, alcuni anche molto pericolosi per l’ambiente. La zona, come detto, è quella tra Bindo e Taceno: un sentiero molto frequentato dai pescatori che giungono anche da tutta Italia per pescare nel nostro torrente.

Per questo tour dei rifiuti si parte dal parcheggio nei pressi della briglia di Bindo, a lato della Provinciale. Nella strada che, ad anello, scende verso Taceno tra i boschi e risale verso Bindo lungo il Pioverna si possono "ammirare" numerosi esempi dell’inciviltà umana: resti di barbecue con piatti e posate di carta, un cartello di una nota marca di elettrauto italiana ridotto a puzzle e numerosi sacchi neri dell’immondizia.

Per la maggior parte, ma non esclusivamente, questi rifiuti sono verosimilmente stati abbandonati da turisti incivili, dopo una giornata trascorsa nella nostra zona.

Va fatto notare che i rifiuti sono stati gettati nelle vicinanze sia di Bindo, dove i cassonetti sicuramente non mancano, che vicino alla discarica, questa volta autorizzata, di Taceno, mentre nella situazione in cui si trovano ora sono abbandonati alle avversità climatiche ed agli animali che, inevitabilmente, spargono i rifiuti in tutta la zona limitrofa.

Un altro punto dell’orrore lo troviamo nei pressi del ponte di Bindo, sul ciglio della strada che porta al campeggio "La Fasana": qui, oltre ai classici sacchi dell’immodizia, ombrelloni, sanitari e sdraio compaiono anche due batterie, am occhio e croce di camion oppure di camper.

La situazione, in questo, è aggravata dalla malizia con cui sono state nascoste le batterie: gli incivili proprietari le hanno adagiate accanto a delle piante e sottratte alla vista dall’alto, dalla strada per il campeggio, così da renderle invisibili agli occhi meno attenti. Da notare anche la situazione delle batterie stesse: una di queste mostra l’involucro esterno divelto, così da rendere inevitabile la perdita e la diffusione nelle vicine acque del Pioverna di materiale tossico.

Un’altra brutta cosa da mettere in evidenzia è il fatto che, nella zona delle batterie, sono stati recentemente effettuati lavori di mantenimento del bosco e del torrente attiguo, senza però toccare i rifiuti, almeno quelli meno pericolosi.

Anche se a pochi metri vi sono ben 7 (sette) cassonetti dei rifiuti.

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