Che l’IMU, IMP, o come vogliamo chiamarla sia una "rapina" per i Comuni, è il messaggio chiaro e lampante che traspare in questi giorni. Della stessa idea è anche il sindaco di Pasturo Guido Agostoni, che ha indetto un incontro aperto alla popolazione, con due ospiti chiamati a chiarire meglio la situazione: il notaio Daniele Minussi, e Ivana Dell’Oca, funzionario del Comune di Delebbio. Un’iniziativa che ha riscosso molto successo da parte di chi, come ha sottolineato Agostoni, "ha preferito la partita dell’IMU alla partita del Milan". 

Il discorso generalle sull’Imposta Municipale Propria (che di municipale ha appunto ben poco…) è lo stesso già fatto anche nel precedente incontro a Taceno. Il cittadino rispetto al 2011 pagherà quasi il doppio per il possesso di beni immobili nel territorio comunale. Con la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa, sulle seconde, sulle pertinenze varie e terreni agricoli (imposta addolcita dalle detrazioni, ma sempre da pagare) verrà anche rivalutata la rendita catastale (oggi al 100%) che passerà ad essere del 160%. Comprese nella nuova imposta anche le proprietà finora assenti dall’Ici come quelle cedute dai genitori ai figli.

I Comuni però, pur dovendo aumentare l’aliquota per non perdere delle entrate importanti per il loro funzionamento, non introiteranno un euro in più dell’anno scorso, anzi addirittura potrebbero rimetterci visto che la legge prevede che si debba versare allo Stato obbligatoriamente il 3,8 per mille delle entrate derivanti dall’IMU. Le amministrazioni comunali diventeranno unicamente "esattori per conto terzi".

Le notizie di Agostoni sul bilancio del Comune rispecchiano in pieno quelle di Marisa Fondra: "Se si applicano le aliquote base 4 e 7,6 le entrate saranno minori di 90mila euro. Bisogna agire come una grande famiglia, vedendo quali sacrifici si possono fare per riuscire a tirare avanti". Come negli altri Comuni, le strade possibili sono due: aumentare le aliquote o tagliare i servizi.

Un’altra questione poco chiara riguarda il pagamento vero e proprio. Il versamento dell’imposta sarà effettuato con il modello F24, che in teoria si troverà presso qualsiasi ufficio postale o sportello bancario, ma non presso gli uffici comunali; dovrebbe avvenire in maniera telematica, ma il codice tributo IMP non è ancora disponibile per questioni che si stanno ancora discutendo, in quanto lo Stato vorrebbe agire per conto proprio senza far vedere al cittadino qualepercentuale prende sull’imposta.

In un panorama del genere non c’è ancora nulla di definitivo (neppure la sigla: IMU o IMP?). L’unica cosa certa è i cittadini e il Comune ci perderanno entrambi.