Ai ragazzini di Premana sarebbero istate fatte togliere le scarpe perchè secondo il giudice non erano regolamentari (scarpe che peraltro hanno usato per tutta la stagione sportiva ma che al GP di Pisa si è deciso che non fossero in regola). Ci è stato riferito allora che alcuni giovani atleti hanno dovuto correre a piedi nudi, altri dovendo farsi prestare le scarpe dai amici, genitori, a volte calzature persino di un paio di numeri più grandi…

Poi è successo che al momento delle premiazioni delle società, per alcune categorie mancasse la coppa (che verrà recapitata, pare, per posta). Insomma, non esattamente una giornata da incorniciare.

Abbiamo richiesto un parere tecnico sull’accaduto: da regolamento, solo le categorie dai cadetti in su potrebbero usare scarpe chiodate, ai ragazzi ed esordienti invece non è consentito. Quegli atleti indossavano scarpe di una marca specifica che hanno la suola solo un po’ tacchettata, ma che secondo l’esperto interpellato da VN "non portava alcun vantaggio, ma da quel che ho sentito è stato il comportamento dei giudici che ha dato fastidio, del tipo ‘togli quelle scarpe e se non le hai corri senza’; un atteggiamento che ha messo in difficoltà i ragazzi i quali all’ultimo minuto si sono dovuti arrangiare prendendo scarpe… in prestito, anche perchè hanno corso tutto l’inverno con quelle".
 
Altre testimonianze raccolte da Valsassinanews tra i giovani di Premana affermano che le scarpe erano "di un materiale morbido e flessibile", niente a che vedere con quello che i giudici avrebbero detto su queste calzature.