Giovani, dovete imparare a vivere la castità, evitando i piaceri effimeri, quelli che rovinano la dignità della persona". Questo l’invito alle migliaia di giovani presenti sabato sera in Duomo a Milano. "La casa si riempì di profumo" (cfr Gv 12.1-11) è il titolo della veglia in "traditio symboli" di quest’anno, cioè "consegna del simbolo" (il simbolo della fede, il credo apostolico, ndr).

E su queste parole si è sviluppata l’omelia del Cardinale Arcivescovo Angelo Scola: riflettendo sulle "confessioni" di S. Agostino ( cap X, VI) nelle quali il santo stesso racconta la sua vita nel peccato prima della conversione e quella nella grazia dopo, passando attraverso una concreta serie di esempi, il Cardinale ha sottolineato l’importanza di una vita vissuta cristianamente e, appunto, castamente. Solo così, distinguendo tra quelli che sono i “piaceri effimeri” e i “godimenti eterni”, si può conservare intatta la propria dignità, vivendo una vita semplice e piena. 

La veglia è stata decisamente molto partecipata dai ragazzi 16-19enni e da giovani fino ai 30 anni; dalla nostra Valle, 18 ragazzi e giovani che, pur senza don Marco, accompagnatore già da molti anni, hanno raccolto l’invito del Cardinale Scola.

Durante la celebrazione, hanno ricevuto il Simbolo della Fede anche 150 giovani catecumeni (giovani-adulti che stanno per ricevere il battesimo, ndr).

NELLA FOTO I NOSTRI GIOVANI (ALCUNI MANCANTI)