L’inverno siccitoso ha lasciato i terreni al secco, né pioggia e nemmeno neve a intridere la terra e quello che non ha fatto la siccità lo ha completato il favonio, vento caldo e secco che asciuga. Così è gioco davvero facile per qualsiasi imbecille originare un incendio. Quello di Esino partito nelle prime ore della notte di ieri giovedì, ha ripreso il proprio vigore in mattinata, andando ad interessare un’area corrispondente ad altro mezzo ettaro.

"Consideriamo la ripresa normale per il tipo di vegetazione ed l’orografia del luogo" tranquilizza Andrea Turco, vice questore del Corpo forestale, che coordina le operazioni anti incendio. "Nelle zone impervie dove la bonifica del sottobosco è impossibile, il vento alimenta le ceppaie non completamente bruciate. originando nuovi focolai".

La novità riguarda la pista dell’atto doloso ormai ritenuta praticamente certa. Va nella direzione "Di qualche balordo e non di un piromane che di solito agisce con quella ritualità che qui manca. Stiamo rivalutando a ritroso anche i due precendenti episodi, con determinazione". Quello attuale infatti è il terzo incendio nei boschi di Esino da inizio anno.

E proprio in questo periodo in cui i nostri territori sono più gracili ed esposti all’aggressione del fuoco, perché l’assenza di acqua frena pure il risveglio della natura, davvero utile a trarre la vegetazione dalla zona rossa. In questo periodo, c’è bisogno di attenzione da parte di tutti: chi ha visto, chi ricorda può diventare prezioso.
I testimoni del momenti dell’innesco sono sempre difficili da trovare: "Di solito prevale il muro di omertà – dice ancora il responsabile della Forestale Turco – anche chi potrebbe aiutare le indagini preferisce non parlare. Ed è un vero peccato".

Per quanto riguarda l’evolversi dell’incendio di Narele, i responsabili della Comunità montana hanno previsto che le squadre dei volontari resteranno di sentinella ancora per un paio di giorni. Nel tardo pomeriggio un peggioramento della situazione, che ha comportato l’invio in zona di due elicotteri e l’autobotte dei Vigili del Fuoco. Vi terremo informati sugli sviluppi.

[foto di Manuela Magni per Valsassinanews]