Davvero una fine prematura per il carabiniere in congedo, trapiantato a Barzio. Se n’è andato poco più che sessantenne dopo un breve ricovero al "Manzoni" di Lecco (dove è allestita fino a domani la camera mortuaria). Nato in Salento nel 1950, si era trasferito al nord e aveva prestato servizio a lungo in Val Cavargna, a Lecco, Introbio e a Stradella. Sposato con una valsassinese, Angela Costadoni, viveva a Barzio dove sono nati i due figli Andrea e Federica.
Mattia non era solo il presidente della sezione della Valsassina dell’Associazione Nazionale Carabinieri; in pensione da una quindicina d’anni era attivo, generoso, noto a tutti. Collaborava da tempo con l’ITB, dando una mano ai parcheggi e nella regolazione del traffico nelle giornata "calde" per la circolazione intorno al piazzale della funivia e in paese.
Per una combinazione, sia lui che lo storico parroco di Barzio, don Alfredo, avevano svolto la loro attività nella stessa zona, in provincia di Como. Capitava allora che Domenico Mattia e don Comi vi si recassero insieme
Lascia un grande ricordo, positivo e struggente anche per la giovane età (avrebbe compiuto 62 anni a luglio) in cui si è spento dopo una malattia rapida quanto fatale. La camera ardente come detto è presso l’ospedale del capoluogo; i funerali si celebreranno domani, giovedì 1 marzo, nella chiesa di Sant’Alessandro a Barzio quindi presso il locale cimitero. Vi prenderà parte anche il comandante provinciale dell’Arma, Tenente Colonnello Marco Riscaldati.
Nelle immagini in questa pagina, il Brigadiere Domenico Mattia
in vari momenti ufficiali (sotto è insieme al Cardinale Dionigi Tettamanzi)
Seduto a sinistra, Mattia in un recente meeting annuale delle sezioni ANC, avvenuto a Barzio
Novembre 2010: il brigadiere (a destra) accanto al Ten. Col. Riscaldati
nel corso della visita di quest’ultimo in Valsassina
In quest’ultima foto (courtesy Gerry Calvanese) Domenico Mattia alla Virgo Fidelis del 2011 a Barzio