Detto C.d.A. avrà competenze decisionali su tutto quanto concerne la gestione dell’acqua pubblica e cioè proporrà le tariffe, indicherà il modello gestionale, probabile la gestione in house, i contenuti dei contratti di servizio.

Il ruolo forte dell’assemblea dei comuni è determinato dal fatto che su quanto emergerà da detto C.d.A. avranno potere di voto di approvazione o meno e quindi non solo di emendamento. Quindi un potere di indirizzo determinante per le scelte di politica gestionale dell’acqua.
Il passo successivo sarà il passaggio in Consiglio Provinciale che avrà il ruolo di recepire o meno, con apposita votazione, quanto rinviene dall’Azienda Speciale. Ecco quindi che la volontà di indirizzo della Regione di dare alle Province il potere decisionale ultimo sulla gestione dellacqua pubblica prende forma nel momento della votazione consigliare.

A più di due mesi dalla creazione di questa fantomatica "azienda speciale" mi chiedo cosa abbiano fatto i loro componenti per guadagnarsi i probabili cospicui emolumenti (di questo 2°/3°/4° lavoro), non c’è notizia di decisioni prese fino a d’ora, nonostante le grosse problematiche che lo "spin off" di Lario reti holding con IDROSERVICE creerà a breve (vedi collocazione dipendenti AUSM di Calolzio – Proserpio smentito) così come il problema dell’affidamento del servizio di erogazione e gestione del SII in scadenza per IDROLARIO al 31 ottobre 2012.