Ma la notizia ovviamente non è semplicemente il cambio di data (dal 4 all’11 marzo). La mossa dell’ex ministro del Turismo servirebbe, almeno negli intenti, ad arrivare ad una "lista unica", in pratica imposta da Arcore. Il Pdl è in subbuglio in tutta la provincia e ovviamente il dibattito è aperto e abbastanza furente anche dalle nostre parti. Ecco allora alcuni commenti raccolti da VN tra gli esponenti locali del partito berlusconiano.
 

ALBERTO DENTI – presidente Comunità Montana Valsassina

Accettare le pressioni imposte dall’On. Brambilla ritengo sia stato un gravissimo errore che tutto il nostro partito pagherà in termini di voti e, soprattutto di credibilità. E’ un atto di arroganza e prepotenza politica inaudita a cui l’On. Brambilla, da quando ricopre il ruolo parlamentare, ci ha abituato ma che sono intenzionato, come tanti altri, a non accettare.
Quando nell’incontro tenuto in Comunità Montana ho manifestato il mio pensiero in merito al partito che vorrei (e qualcuno di Voi ha ironizzato sulle modalità con cui io le ho espresse) non stavo sostenendo il gioco delle parti. Ho, fin qui ritenuto che fosse possibile costruire un partito partendo realmente dal basso con persone in grado di mettere al centro del proprio agire il bene pubblico nonchè valori come coerenza, trasparenza e senso di responsabilità. Un atteggiamento che è sempre stato lo stile con il quale ci siamo mossi, noi del PDL della  Valle, all’interno della Comunità Montana e che ci ha permesso non solo di raggiungere incontestabili risultati ma,soprattutto, ci ha permesso di colmare quel gap di credibilità che esisteva prima nei confronti dello stesso Ente. Un percorso di rinnovamento del Partito locale intrapreso nel 2009 assieme a Mauro Piazza prima e Daniele Nava poi e che non merita di essere interrotto dalla prepotenza e dall’arroganza dell’On.Brambilla.
Per quanto mi riguarda, come dicevo, non ho accettato l’arroganza e la prepotenza dell’On. Brambilla nel 2009 quando,a tutti i costi e contro la volontà degli Amministratori locali, voleva imporre il proprio candidato alla Presidenza della Comunità Montana ed ancora meno l’accetterò oggi, con queste forme! Pertanto, se venisse confermata la scelta di andare con unica lista imposta dall’alto, il sottoscritto, con decorrenza immediata, provvederà, prima a dimettersi dal PDL e poi, assieme agli altri amici amministratori della Comunità Montana, ad scriversi al gruppo Misto dello stesso Ente.

MARIO FORMENTI – consigliere comunale a Margno, ex presidente AN Valsassina

L’errore più grosso è fare un congresso unitario; visto il metodo di come si vuole arrivare a questa soluzione, ci si deve confrontare poi chi perde si deve attivare per aiutare chi ha vinto ed avere un coordinamento in grado di decidere. A sua volta chi vince deve farsi aiutare e non chiudere le porte in faccia a nessuno.
Si lavora per un solo partito: non più ex An o ex Forza Italia ma tutti elementi del Pdl che vogliono portare avanti una politica seria.
I confronti devono essere politici non personalismi come sta accadendo in questo frangente
 

UMBERTO LOCATELLI – ex sindaco di Moggio, consigliere provinciale PDL

Proprio quando potevamo sfruttare il ritorno alla democrazia interna, in un momento in cui le questioni importanti per il paese sono ben altre, finiamo per dare un’immagine assolutamente negativa. La domanda da farci è: a cosa serve un rinvio di una settimana del congresso se non a creare maggiore confusione e dissidi? Preferirei un congresso all’insegna non dello scontro ma comunque del confronto tra le parti, per celebrare questa fase importante, costruttiva. Invece mentre la gente si suicida per il lavoro e la crisi economica, stiamo qua a farci queste guerre e a pensare a liste uniche… Tra l’altro sarebbe, sarà un congresso importante, con due candidati di rilievo (non dimentichiamo che oltre a Mauro Piazza ci sarebbe in competizione uno come Sesana che non è certo l’ultimo arrivato). Mi auguro davvero che si ricomponga questa situazione, io di mio avrei ANTICIPATO di una settimana, altro che ritardare la sessione congressuale.
 

ANTONIO PASQUINI – valsassinese, consigliere comunale a Lecco

In venti anni di militanza di congressi ne ho fatti: alcuni vinti ed altri persi.MA NON MI SONO MAI SOTTRATTO AL CONFRONTO. Se vogliamo costruire un partito dove gli iscritti scelgono la propria classe dirigente la prima regola da rispettare è la data di convocazione dei congressi.
Un partito che ha la pretesa di essere il primo partito del paese non puo’ accettare simili dktat.

[Articolo in aggiornamento con altre opinioni di esponenti del Pdl locale]