L’INTER IN CRISI: COSA NE PENSA LA ”VALSASSINA NERAZZURRA”?



C’è anche un pizzico di Valsassinanews in questa mini-inchiesta. Perché pure tra noi che facciamo il giornale c’è una forte anima nerazzurra, ora avvilita ma sempre in grado di affrontare anche i momenti più difficili. Ecco gli interventi di amministratori (anche un paio di sindaci), imprenditori e appunto giornalisti. Tutti accomunati dalla stessa passione e oggi – come detto – dall’identica tristezza indotta…

RICCARDO BENEDETTI – direttore Sagra delle Sagre
La situazione è grave, preferisco consolarmi guardando i negozi di Pinzolo dove ho trascorso qualche giorno. Tutti addobbati di nerazzurro.

(vedi foto a sinistra)

Siamo sempre quelli di Moenchenglabach, del gol di Berti al Bayern, di Evaristo e del gol annullato a Kalle. siamo sempre Inter. E cosi’ sia.


PIERFRANCO PANDIANI – sindaco di Tremenico
La radice del problema credo sia stata la vittoria della Champions league. credo che Moratti, una volta raggiunto il suo obiettivo più grande, abbia tirato i remi in barca. dopo anni di acquisti straordinari (e tanti errori di mercato), ha cominciato una politica di ridimensionamento del club davvero preoccupante in nome del fair play finanziaro per il quale sembra l’unico preoccupato.
Pandiani versus Villa: terza puntataNon si può pensare di rimanere a grandi livelli avendo una squadra che ha una media superiore ai 30 anni (la più vecchia di seria a e champions), con giocatori che hanno si vinto tanto ma che ormai hanno dato tutto. per non parlare delle ultime due campagne acquisti e dalla gestione del rapporto con gli allenatori. Parte Balotelli (il miglior giovane italiano degli ultimi anni) e lo si sostituisce con Biabiany, l’anno dopo partono Eto’o (rimpiazzato con Forlan e Zarate) e Motta (rimpiazzato da Palombo). soldi guadagnati moltissimi, spesi pochissimi.è evidente che sono stati rimpiazzati 3 campioni che fanno la differenza con i primi 3 calciatori liberi sul mercato risparmiando il costo del cartellino e l’ingaggio indebolendo però una rosa ormai logora.
Viene scelto Benitez per sostituire Mou ma non viene accontentato sul mercato, viene esonerato perchè ha detto in pubblico ciò che tutti pensano, che l’Inter aveva bisogno di giocatori più freschi per rimanere ai vertici.dopo la parentesi Leonardo e dopo aver vacillato nel buio per trovare un sostituto si punta su Gasperini. A Gasperini viene subito criticato il suo atteggiamento tattico (ma allora perchè lo hai preso??!!) e neanche le sue richieste di mercato vengono minimamente prese in considerazione… la squadra partita per la preparazione viene addirittura indebolita all’inizio del campionato.
Oggi Ranieri pare essere di nuovo sul filo del rasoio, sarà il prossimo a pagare scelte societarie a dir poco discutibili?!
A questo aggiungiamo che Lele Oriali, che reputo il miglior dirigente che abbiamo avuto in questi anni (il fatto che abbia origini valvarronesi non influisce sul mio giudizio), sia stato allontanato, completa il quadro della situazione.

THOMAS DENTI – consigliere Comune di Bellano
Questo è il momento per stare sempre più vicino alla squadra, per la maglia. Il ciclo è finito, ora l’ha capito anche Moratti.
Sono convinto che, con l’arrivo di un allenatore serio (Ranieri è un professionista, ma un perdente) e un nuovo progetto, l’anno prossimo torneremo dove siamo stati per 7 anni: sopra tutti!


FERNANDO MANZONI – redazione Sport Valsassinanews
Come la Fenice risorgeremo dalle ceneri… quelle del fuoco appiccato dai tifosi alle case dei giocatori ultrastipendiaiti e ai dirigenti incapaci di fare della nostra amata Inter una grandissima squadra….

SANDRO TERRANI direttore Ballabio News/Valsassinanews
La vita è un po’ come un cerchio, che si chiude ritornando indietro. Alla stregua degli anziani che a fine viaggio tornano bambini, anche l’epoca Moratti va terminando – un po’ allo stesso modo di quando era iniziata.
Inutile ricordare come…


ROBERTO PILLA – ex fotografo sportivoROBERTO, QUEL PAPA' SENZA I SUOI FIGLI <br>E' STATO ''ADOTTATO'' DA BARZIO
Tutti si aspettano sempre qualcosa da questo presidente… Ma cosa deve fare Moratti? Cancellare tutto e mandar via tutti? Lui è il primo tifoso dell’Inter e per questo non è in grado di giudicare, non sa farsi un’idea su quel che deve fare. Ci vuole alla guida un allenatore che abbia fiducia, un presidente in grado di essere sereno e non cedere gente come Eto’o.

Magari potrebbe avvenire un miracolo: torna Mourinho e restituisce la mentalità vincente, riscaldando l’ambiente. O più modestamente un Walter Zenga: testa matta che ha fatto bene dappertutto e soprattutto ama l’Inter e il suo lavoro.
Ma forse sono solo dei sogni…

 

FABRIZIO ROVATI – ristoratore Vendrogno
Quindi ci tocca l’autodafè, o meglio l’automartellamento dei cabbasisi. Sicuramente aveva ragione l’amico Barba con l’imprecazione preventiva rispetto a Ranieri… L’altra sera, allo stadio, l’inizio sembrava promettente contro una squadra che sembrava fatta di niente. Ma ancora una volta non ne entrava mezza. E si vedeva chiaramente l’assenza totale di gioco. E quando Zanetti sbuccia una palla invece di rinviarla nel primo gol, e il terzino della nazionale regala un assist incredibile per il secondo, e si fanno bere nel terzo come acquafresca Yuto e Lucio… Quando nell’intervallo sul 2 a 0 non vedi nessuno che si scalda, e si toglie una punta per un centrocampista…
Mercoledì sarò comunque a Marsiglia per spremere le ultime lacrime: prima, sicuramente, passerò da Lourdes!!

ANDREA FERRARI – sindaco di Barzio
Dopo anni di vittorie (compresa la scorsa stagione) nell’utlimo mese abbiamo buttato via tutto quello di buono fatto quest’anno. Le sconfitte arrivate con squadre non irresistibili e che lottano per non retrocedere ci hanno defintivamente tagliato fuori. In questo la società, che deve far quadrare i conti, ha qualche colpa (acquisti non azzeccati e allenatori sbagliati) ma io sono convinto che, pur essendoci indeboliti con la qualche illustre cessione, la nostra rosa non sia inferiore a nessuno. Ci vuole solo un allenatore che riporti la voglia, l’entusiasmo ma soprattutto l’attaccamento alla maglia.

Ci vuole un allenatore che sia interista dentro, uno come Walter Zenga. Basta guardare la juve, Conte non è un genio del calcio e tantomeno della tattica ma, lui che è juventino, ha riportato entusiasmo in un ambiente disastrato e i risultati piano piano stanno arrivando.
 

 

 

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NUOVA LECCO-BALLABIO, DISASTRO CONTINUO

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