Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto e approvato da tutti e quattro i Comuni dell’area (che hanno già ricevuto, seppure in via non ufficiale, anche l’autorizzazione della Provincia). Grazie ad una proposta dell’amministrazione di Cremeno che vista la mancanza di questo servizio verso la comunità ha preso in considerazione varie zone possibili; ma ha individuato come punto strategico la cosiddetta “Area Sangiorgio” (dove un tempo si produceva e confezionava calcestruzzo) che verrà riconvertita nella nuova isola ecologica.

Da affrontare un costo stimato in circa 20.000 euro per ciascun Comune, per l’acquisto dell’area e per la sua conversione in isola ecologica; questa somma sarà già inserita nel bilancio preventivo di quest’anno di tutte le amministrazioni locali dell’Altopiano. I sindaci tengono a precisare che resterà attiva anche la raccolta porta a porta. 

Dal progetto preliminare, non definitivo, nella piazzola ecologica saranno installati 11 cassoni (per la raccolta di carta, cartone, rifiuti ingombranti, verde e legno) e 7 contenitori (conferimento di lattine, vetro, plastica e vari); questa capillare divisione permetterà il riciclo di alcuni materiali – operazione anche molto costosa se questi non vengono riciclati – ad esempio l’alluminio.

Tutti i cittadini potranno impegnarsi nel migliorare la raccolta differenziata per rendere sempre più costante l’impegno di tutti per aiutare a migliorare l’ambiente. 

L’isola ecologica sarà attivata nel giro di due anni; tutti i residenti nei vari Comuni potranno accedervi, con modalità che non sono state ancora definite.

SOTTO: DUE VISTE, DA PUNTI OPPOSTI, DELL’AREA INDIVIDUATA PER L’ISOLA ECOLOGICA