INTROBIO, APPELLO DELLA SCHOLA CANTORUM: SERVONO VOCI MASCHILI, PENA LA CHIUSURA



In pratica, da un ventennio i cantori maschi sono sempre gli stessi (anzi, qualcuno purtroppo è venuto a mancare) e dunque non c’è il necessario ricambio. La direttrice è preoccupata e con questa missiva prova a scuotere i potenziali nuovi elementi della Schola introbiese.

Ecco il testo integrale della lettera; auguriamo alla formazione corale di riuscire a trovare le famose voci maschili mancanti.
 

Sono la direttrice della Schola Cantorum S. Antonio Abate di Introbio, da anni ormai mi ritengo una Introbiese a pieno titolo anche se lecchese di nascita e abitante a Pasturo.
Amo Introbio e le sue persone, soprattutto i miei coristi per i quali nutro un affetto immenso. Da quasi ormai 20 anni dirigo il coro parrocchiale che ultimamente è diventata Schola Cantorum S.Antonio Abate di Introbio, e devo ahimè constatare che da praticamente 20 anni (tranne per qualche eccezione delle sezioni femminili!) le persone di sesso maschile del coro sono sempre le stesse, Ma con 20 anni in più. Qualcuno purtroppo è venuto a mancare  e oltre ad aver lasciato un vuoto incolmabile a livello umano e affettivo, ha lasciato anche il vuoto perchè non ci sono stati nuovi inserimenti.

Tutti i lunedì sera, durante le prove nella  chiesa di Introbio, mi trovo di fronte gli occhi di meravigliose persone che sono là con me per imparare canti pieni di passione, umiltà e dedizione.

Sono sicura che la popolazione introbiese e non solo, apprezza durante la notte di Natale sentire il coro che canta, o durante le celebrazioni Pasquali, o altre solennità sentire la messa in forma solenne, in forma "pontificale". E’ bello sentire il coro eseguire canti che spaziano dal 1400 ai giorni nostri, passando da Palestrina a Mozart a Vivaldi, o popolari…

Noi vogliamo (parlo anche a nome dei miei cantori) che questa realtà Introbiese, invidiata da tante parrocchie del territorio e non solo, non vada persa, e per farlo occorre che gli introbiesi ci diano  una mano, cioè: che si venga a cantare e che nuove voci si uniscano a noi! La musica  gioca un ruolo importante nella liturgia diventandone un mezzo per aiutare a pregare e meglio partecipare alle celebrazioni.

Inoltre la musica liturgica ha in sè un patrimonio musicale molto esteso (nonchè di valore artistico elevato) che noi come Schola Cantorum cerchiamo di far conoscere per evitare che venga dimenticato. Soprattutto chiediamo alle voci maschili (magari giovani) di entrare a far parte del nostro coro. Questo ci permetterà di ampliare il nostro repertorio.


La gente Valsassinese, canta, perché ha la musica nel cuore (basti pensare a quanti splendidi cori alpini/popolari ci sono) quindi perché non spendere un po’ del proprio tempo per un servizio alla comunità facendo musica anche in Chiesa? Senza contare che poi anche noi ci ritagliamo qualche momento  con  concerti  e uscite fuori Chiesa e paese, dove riscuotiamo sempre pareri molto favorevoli per il repertorio proposto e la qualità del canto. Insomma ci divertiamo anche noi, anche se cantiamo in chiesa!

E’ un appello veramente accorato perchè tra qualche anno, purtroppo se la situazione persiste, non si potrà più parlare di Schola Cantorum nè di coro e la nostra Chiesa rimarrà  più spoglia sia fisicamente che nello spirito.

Noi ci troviamo tutti i lunedì alle 21.00 presso la Chiesa parrocchiale e talvolta presso il Comune (che gentilmente ci ospita durante le sere fredde invernali!) Quindi chi vuole venire è ben accetto senza avere nessun tipo di paura, tutto si impara con impegno, anche a cantare!  Anche i non introbiesi sono ben accolti ovviamente!

Non voglio dilungarmi ulteriormente ma vorrei concludere con le parole di Benedetto XVI riguardo l’importanza del coro: "L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore, un esercizio e una educazione alla vita e alla pace. Cantare insieme, in coro, esige attenzione all’altro, attenzione al compositore, attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare in coro è una educazione alla vita, un’educazione alla pace, un camminare insieme!.

Ed è quello che io mi auguro per la comunità di Introbio.

Con tanto affetto
M. Grazia Riva
direttrice Schola Cantorum S.Antonio Abate Introbio

 

 
CONTATTI CON LA SCHOLA CANTORUM:
mail grazia66.riva@libero.it
cell. 329-5441440

 

 

 

 

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