Sacerdote laborioso e molto sensibile all’arte musicale, don Pio volle nella sua parrocchia un piccolo ma prezioso strumento che potesse sostenere il canto liturgico e, sotto le mani esperte di validi organisti, portasse anche qui, nel suo piccolo paese, la grande musica di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

Così, ancora una volta, le corali di Primaluna e di Margno (suo paese natale) insieme ai parrocchiani che l’hanno conosciuto e apprezzato, unitamente a don Ettore, hanno voluto ricordare anche quest’anno, nel IX anniversario della morte (morì il 30 gennaio 2003), la figura di don Pio con la celebrazione solenne dei vespri e la santa messa.

Un piccolo ma sentito momento di elevazione musicale, con canti e brani organistici (quel suo amato «Bach» che sempre chiedeva ai concerti), uniti alla preghiera perché quest’ultima si arricchisca di spiritualità e si elevi più intensa a ricordo e a ringraziamento per questa mite figura di sacerdote che amò la musica come strumento di magnificenza di Dio.

L’appuntamento è d’obbligo, ha detto don Ettore nel saluto conclusivo, per il prossimo anno, l’anno del X anniversario.

 

Alcuni coristi delle due cantorie di Primaluna e di Margno con don Ettore e il maestro Brena posano per la foto ricordo.