Dopo la nottata e la mattinata di ieri un po’ tutti abbiamo percepito cosa si prova quando c’è un terremoto, nel nostro caso di media entità e senza danni. Ma scientificamente, un sisma cos’è? Per  terremoto si intende un movimento improvviso di masse rocciose più o meno grandi. Questi movimenti possono avere diverse cause, che fanno dal movimento di placche tettoniche, alla vicinanza di vulcani oppure al crollo di volte di grotte sotterranee.

Un terremoto, anche di lieve entità, sprigiona in pochi secondi una potenza paragonabile a migliaia di bombe atomiche esplose contemporaneamente, spostando in breve tempo decine di migliaia di chilometri cubi di roccia. Ogni terremoto è individuato da un ipocentro, il luogo dove si è verificata la frattura della crosta terrestre, ed un epicentro, la proiezione verticale e sulla crosta terrestre dell’ipocentro.

E dal punto di vista geofisico, la nostra Valle come sta? Fortunatamente la Valsassina, come si deduce dalla mappa dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia pubblicata in basso, si trova in una zona di pericolosità sismica molto bassa, quindi con scarsa possibilità di terremoti di grossa entità. Questo non esclude assolutamente la possibilità di fenomeni di entità pari o superiore a quella di ieri.

Contrariamente a quanto si può pensare, il fatto che la Valsassina è posizionata all’interno della catena montuosa delle Alpi non è sinonimo di un minor numero di terremoti o di eventi meno devastanti: si pensi ai terremoti del Friuli, o dell’Aquila, zone montuose dove i danni sono stati purtroppo ingenti. La bassa sismicità della nostra Valle è data solamente da una discreta lontananza dai confini di placche tettoniche importanti.

La Valsassina, inoltre, potrebbe essere soggetta a terremoti da crollo: eventi isolati causati dal crollo di volte di cavità sotterranee. Questo tipo di eventi possono verificarsi maggiormente in zone carsiche.

LA CARTINA DELL’ITALIA SISMICA