Spunta finalmente una data per la riapertura delle Terme di Tartavalle settore imbottigliamento, un evento del quale i valsassinesi hanno parlato a lungo mostrando talvolta scetticismo, mentre nel cuore dei più romantici e nostalgici la speranza non si è mai affievolita. Un modo per rivivere una sorta di amarcord degli anni passati e di dare un futuro ad un luogo che sicuramente merita giorni migliori.

Si chiama ancora "Bellano – Tartavalle Terme" la stazione ferroviaria ad indicare il passato glorioso di questa località turistica tutta valsassinese; lo stop arrivato negli anni ottanta ha rischiato di sgretolare una lunga storia iniziata a metà ottocento che torna ora a vedere uno spiraglio di luce. 

La nuova società ha preso in mano la questione e dopo anni di studi sulle fonti e iter burocratici a quanto pare viene dato un termine alla trafila per poter ripartire.

I macchinari che lavoreranno sulle linee di imbottigliamento acque già state acquistate dalla società e sono in fase di collaudo in attesa di essere trasferite nella sede operativa una volta riattato lo stabile. Lavori che potrebbero prendere il via a breve : "Ristrutturazione edilizia di edificio esistente" questa la voce che si può leggere nell’ultimo permesso rilasciato dal Comune di Taceno alla società. Il sindaco Marisa Fondra conferma che su questo fronte "si sta lavorando" per consentire la ripartenza dell’attività nei tempi più brevi possibili.

Primo maggio, la festa dei lavoratori: una data quasi profetica scelta per questo importante avvenimento, per ridare il via ad un’azienda che ha dato lustro alla nostra valle ed ha attirato negli anni molti turisti. Sia l’apertura di una nuova attività lavorativa sia una possibile nuova attrattiva per i vacanzieri in un periodo di crisi come quello attuale non può che essere una sorta di manna dal cielo.
 

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