L’importantissima notizia arriva da Lecco. Ora si passerà alla richiesta di concessione edilizia, e si potrà procedere all’esproprio dei terreni interessati dal passaggio delle tubazioni, nei territori di Introbio e Primaluna. Presenti alla Conferenza di oggi rappresentanti dell’azienda delle acque minerali, dei due Comuni, della Provincia e Comunità Montana e due soggetti privati interessati: le famiglie-aziende Ciresa e Bregaglio. Quest’ultima sta ora valutando l’opportunità di presentare un ricorso contro il rilascio della pubblica utilità.
Norda ha presentato la sua documentazione – è emerso che il livello del Lago di Sasso sarebbe stato misurato al livello dei 60 centimetri. Andranno posti, è stato detto, dei "paletti" di tipo ambientale, con un monitoraggio del Lago e un "troppo pieno" misurato allo stabilimento di Primaluna.
Poco prima della riunione – iniziata alle 10 – il Comune di Introbio ha depositato una documentazione redatta dall’esperto naturalista valtellinese Franco Angelini, nel quale si valuta che, se per mano dell’uomo si dovessero verificare variazioni significative del comportamento idrologico del lago e dell’intero ecosistema della Valbiandino, andrebbero sospese immediatamente le attività responsabili di queste modificazioni.
LA "PRIMA PUNTATA" DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI (ARCHIVIO VN)
ACQUEDOTTO NORDA, RINVIO AL 23 GENNAIO.
RUPANI E ARTUSI VOGLIONO VEDERCI CHIARO
Scritto da: Redazione Economia – 12/12/2011
Dopo lunghe ore di discussione si è conclusa nella sede dell’amministrazione provinciale la conferenza dei servizi sul progetto della Norda. Si va verso la concessione della pubblica utilità, ma i sindaci di Introbio e Primaluna hanno chiesto e ottenuto una proroga nel merito: per l’approvazione vera e propria del progetto vogliono precise analisi idrologiche che stabiliscano il deflusso minimo vitale del Lago di Sasso.