E’ salito agli onori della cronaca per i suoi numerosi successi in ambito rallystico, ed ora si è dimostrato altrettanto in gamba con foglio e matita, inaugurando la sua prima mostra personale presso il Mojto Cafè di Lecco. L’esposizione, visitabile fino al 19 febbraio prossimo, è composta da 13 opere, riproduzione di disegni di grandi maestri del rinascimento italiano, quali Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Andrea del Sarto e Francesco Granacci. La particolarità delle sue opere sta nella tecnica utilizzata: matita nera, sanguigna, grafite e biacca, ovvero le tecniche utilizzate nei disegni originali. Abbiamo colto l’occasione per una breve intervista .

Come è nata la tua passione per il disegno artistico? Cosa ti ha spinto a creare una mostra personale?
La mia passione per il disegno è nata molto presto, alle scuole medie. Ho scelto poi di frequentare il liceo artistico per imparare seriamente l’arte della pittura e della scultura; l’idea della mostra personale è nata per gioco tramite gli amici, nonché vecchi compagni di liceo e habituè del Mojito Cafè di Lecco.

Il piatto forte di questa mostra sono i capolavori rinascimentali: da dove ti è venuta l’idea di riprodurre queste opere?
L’idea di riprodurre queste opere mi era venuta già una quindicina di anni fa ma poi l’ho messa da parte senza realizzarla perché mi sono dedicato totalmente allo sport che amo, mettendo l’arte in secondo piano.

Oltre a questi disegni, realizzati veramente a regola d’arte, nel tuo portfolio esistono anche tele di opere personali?
No, tele non ne esistono, altri disegni si, soprattutto ritratti e caricature. Però l’idea di creare delle tele è un progetto a cui ho già pensato, al quale comincerò a lavorare presto.

L’opera a cui sei più legato?
Direi a tutte allo stesso modo, mi sono impegnato in tutte, forse quelle più impegnative sono le riproduzioni di Leonardo, aveva un tratto e una morbidezza inimitabili…

Rally e arte, due discipline completamente diverse: cosa ti colpisce e ti fa amare queste due attività?
Completamente diverse, è vero, ciò che più amo dei rally sono le strade, i luoghi dove corriamo, insomma, la natura che circonda queste competizioni e il feeling che si può raggiungere con la vettura sentendoti un tutt’uno con essa e farle fare ciò che vuoi è molto adrenalinico. Dell’arte mi piace il fatto che attraverso pittura e scultura figurativa si possano creare opere molto fedeli alla realtà: infatti il periodo storico che preferisco è il Rinascimento, nel quale gli artisti creavano opere superlative, basti pensare al David e alla Cappella Sistina di Michelangelo oppure alla Gioconda di Leonardo…

Esiste qualche elemento che accomuna rally ed arte?
Non saprei, non me ne vengono in mente ma credo che Leonardo e Michelangelo sarebbero stati degli ottimi piloti, avrebbero sicuramente pennellato le curve da veri maestri.

Cambiando discorso, quali sono i tuoi programmi agonistici per la stagione appena iniziata?
Correrò qualche gara ancora con il team The Orange Cars, non ho ancora deciso con quale vettura, ma quello che mi piacerebbe è correre su terra, perché è sicuramente molto formativo. Inoltre correrò qualche rally storico con un’Alfa Romeo GTV del team turbo motor, un’esperienza nuova per me che mi dà molta curiosità perché si tratta di vetture completamente diverse dalle moderne oltre ad essere molto spettacolari.

È la tua prima mostra personale organizzata?
E’ la mia prima mostra personale e mi sto già impegnando per ripeterla in altri luoghi.
Con l’occasione ringrazio le persone che mi hanno aiutato a realizzare questo progetto.