"Ho scalato ottomila metri, gestito rifugi e attività anche in condizioni difficili, visto maltempo di ogni genere ma una cosa come quella di ieri, mai". E’ sereno ma ancora meravigliato Flavio Spazzadeschi, titolare dello "Shambalà" dove nella serata di venerdì c’erano parecchi ospiti, anche delle famiglie con bambini piccoli. "E’ stato soprattutto per loro che ci siamo preoccupati – racconta oggi Spazzadeschi – i piccoli urlavano, fuori c’era l’inferno, venti fortissimi che facevano tremare tutto".
Già ieri sera al rifugio in Muggiasca c’era la percezione che qualcosa di serio fosse successo, ma solo stamattina è stato possibile rendersi conto direttamente di cosa era accaduto poche ore prima. "Uscendo ho visto luccicare qualcosa, a terra – continua il gestore – erano vetri. Prima ho pensato a delle finestre andate distutte, poi ho capito che si trattava dei pannelli solari. Sfasciati tutti e nove, letteralmente volati via".
I pannelli sul tetto erano nove, per un valore intorno ai diecimila euro. Fornivano l’acqua calda e contribuivano al riscaldamento del rifugio. "Li ricompreremo, anzi li ho già ordinati – conclude Flavio Spazzadeschi. La struttura portante in acciaio è rimasta perfettamente integra, forse il ventaccio di ieri ci si è infilato sotto ed è così che li ha strappati dalla sede, proiettandoli all’esterno"
Frammenti di quel che rimaneva dei pannelli sono stati trovati a decine, in alcuni casi centinaia di metri di distanza dallo "Shambalà". E ai gestori non è rimasta che una riflessione quasi filosofica: "Tutto quello che ti succede non è mai abbastanza… Un giorno scopri che i limiti sono altri, diversi, più in là…".
Intanto, alla conta generale dei danni di ieri si aggiungono altre piante sradicate, tegole strappate e un intero tetto a sua volta volato via a Crandola Valsassina. Un vero e proprio disastro in Alta Valle, che verrà ricordato a lungo e non certo con piacere.
SEI MESI FA L’INAUGURAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
(dall’archivio di Valsassinanews)
RISPARMIARE GRAZIE AL SOLE SI PUO’,
SPECIE IN VALSASSINA. ECCO L’ESEMPIO
Scritto da: contributo esterno – 29/06/2011
La storia arriva dall’Alta Valle, precisamente da Giumello. Dove la famiglia Spazzadeschi hanno trasformato il loro rifugio in funzione di un consumo "sostenibile". Il che significa "risparmio economico e inquinamento molto ridotto". Ecco il racconto di chi sta sperimentando queste soluzioni.