Magni, insieme al primo cittadino di Primaluna Artusi, era stato protagonista l’altro giorno di una clamorosa protesta nel coro della riunione che ha portato all’elezione "blindata" di quattro dei cinque consiglieri d’amministrazione del nuovo "Ufficio d’Ambito di Lecco", l’azienda speciale che sostituisce la vecchia A.ATO. Come dire, la guida a livello provinciale per quanto concerne le scelte sull’acqua pubblica. Lì, nel Cda, non c’è alcun valsassinese e per questo si sono alzate le voci. Ad esempio quella dell’assessore all’ambiente a Ballabio, Paolo Dell’Oro, che ha scritto subito una lettera agli amministratori valsassinesi.
Di oggi la "ripresa" del tema da parte di Magni, che ha inviato a tutti i Comuni interessati questo breve messaggio:
Riprendo affermazioni Dell’Oro.
Riconfermo quanto detto in assemblea, i Comuni della nostra Comunità Montana sono circa il 30% di quelli di tutta la provincia, ecc.
Ribadisco invito a parlarci e fare sistema, già detto in occasione degli incontri da me organizzati con Idrolario.
Offro disponibilità aula consiliare per incontro sindaci.
Saluti
Gianfranco Magni
Comune Introbio
La scelta del quinto membro nel Cda dell’Azienda speciale spetta alla Provincia, che indicherà il nome nei prossimi giorni. E sebbene qualcuno pensi che il consigliere sia già stato selezionato, sembra comunque importante verificare il livello di mobilitazione che il sistema-Valsassina è in grado di mettere in piedi.
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Grandi polemiche per l’elezione della famosa "azienda speciale" che sostituirà la precedente assemblea dell’ATO: nessun rappresentante per la Valsassina, il presidente della Comunità Montana precisa di aver rifiutato un posto nel quintetto "di governo", mentre il delegato di Ballabio spara a zero e invita alla rivolta i valsassinesi.