Una nuova ICI che a partire dal 2012 sostituirà la vecchia, estendendosi nuovamente alle abitazioni principali ed aumentando nelle dimensioni, ma finendo con l’alimentare in larga parte (50%) le casse statali. Trasferimenti erariali in continua diminuzione (meno 26.000 euro solo nel 2011) e capacità di indebitamento, ovvero possibilità di accedere a finanziamenti, completamente azzerata dai mutui accesi in passato, i cui ratei attuali rappresentano, come non bastasse, un ulteriore gravoso onere a carico del bilancio comunale. A ciò si aggiunge lo spauracchio del patto di stabilità che a partire dal 2013 interesserebbe anche i piccoli comuni, con ulteriori conseguenze legate alla possibilità di impiegare le risorse eventualmente reperite, come nel caso degli stanziamenti che saranno necessari per contribuire alla risoluzione del problema "scuole elementari".
"Ridurre le spese e dunque la quantità o la qualità dei servizi, azzerarli, oppure trovare nuove entrate". Un sillogismo che lega le spiegazioni del Sindaco di Barzio Andrea Ferrari e la riflessione di un barziese da sempre impegnato nella pubblica amministrazione come Mario Moschetti che, presente in sala e dunque invitato ad intervenire quale spettatore altamente informato, ricorda innanzitutto come già nel suo recente abbandono trovi spazio la difficile conciliazione delle promesse elettorali con la reale gestione di un bilancio in tempi difficili come questo. Nelle sue parole anche un suggerimento: "Se dovessi scegliere di applicare l’IRPEF oppure giocare sul margine di aumento che l’aliquota della nuova imposta consente, opterei per questa seconda scelta, dal momento che la prima (addizionale comunale IRPEF) tassa in maniera determinante chi già paga le tasse, mentre la ‘nuova ICI’ colpisce un concreto indicatore della capacità contributiva come gli immobili, soprattutto quelli a disposizione".
Il Sindaco distribuisce una sintesi delle informazioni più importanti relative alla nuova imposta comunale propria, con tanto di esempi pratici e casi concreti che danno la dimensione della pressione fiscale verso la quale ci muoviamo, ma dalla quale i Comuni non escono rinforzati. La serata è anche occasione per presentare il nuovo numero di Barzio informa, periodico a cura del gruppo di maggioranza, che sarà poi diponibile a questo collegamento:
www.nuovabarzio.it/barzioinforma.html
A margine dell’incontro ecco accendersi una discussione sulle sorti delle spoglie di una sorta di "cattedrale nel deserto" ovvero le condizioni di abbandono in cui versa la pista da sci incompiuta che nel titanico intento di condurre dai Piani di Bobbio a Barzio ha condizionato il futuro economico di un paese ed ora necessita di manutenzione (pali, reti e bosco) perchè quanto fatto non sia stato fatto completamente invano.