"A quell’ora, il traffico sulla strada è intenso, ma sul marciapiede ci sono anche i ragazzi che stanno andando a scuola e se uno si sposta in bicicletta  dovrebbe almeno avere la luce, poi, sul marciapiede non dovrebbero circolare", queste le lamentele del pedone che segnala di essersi trovato in diverse circostanze con dei ciclisti che invece di utilizzare il manto stradale circolano nello spazio dedicato ai pedoni. "Visto che non c’è verso di farlo capire al ciclista, che continua ad utilizzare il marciapiede per circolare, il Comune dovrebbe almeno mettere i cartelli di divieto, perché prima o poi, qualcuno si farà del male, sia un pedone distratto (soprattutto i ragazzi che a quell’ora sono ancora addormentati) che lo stesso ciclista, perché potrebbe essere centrato da qualche mezzo in uscita dai cancelli degli stabilimenti della zona".

 

Cosa dice la legge al riguardo? La circolazione dei velocipedi è regolata dall’art. 182 del D.Lgs. n. 285/1992, e successive modificazioni del Codice della Strada, e dall’art. 377 del D.P.R n. 495/1992 del Regolamento di Attuazione del CdS. In particolare, i velocipedi sono obbligati a utilizzare le piste ciclabili loro riservate, dove esistenti, ed evidenziate mediante l’apposizione della prescritta segnaletica verticale e orizzontale. Qualora, quindi, si trovino a utilizzare i marciapiedi, possono incorrere in sanzioni amministrative del pagamento di una somma da 22 a 88 euro. 

 

Questa volta il nostro "torero" ha evitato di essere investito dal ciclista nel buio, ma il rischio c’è sempre e la richiesta del pedone è chiara: "il Comune dovrebbe fare qualcosa per evitare che qualcuno si faccia del male"