Parte la segnalazione e gli agenti della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni escono, individuando subito i "soliti" e ben noti ormai in tutta la Valle venditori di apparecchi. La ditta è sempre quella, sta nel bresciano e i suoi incaricati in questo periodo sono diventati davvero a loro modo celebri. Prima a Ballabio, poi in Alta Valle e ora a Primaluna, si presentano nelle abitazioni con modalità ‘furbine’, parlano di "azienda del gas", indossano giubbini fosforescenti e definiscono le installazioni "obbligatorie", pena pesanti sanzioni che rischierebbe di prendere chi non fosse munito – guarda caso – proprio dei loro rilevatori di fughe del gas.
E’ successo anche ieri a Primaluna e come nei casi precedenti questi soggetti (nella fattispecie erano in due) sono stati ‘pizzicati’. La Polizia Locale li ha portati nei propri uffici, verificando che uno dei venditori era sprovvisto di documenti. Nel frattempo è emerso che ancora una volta avevano piazzato un impianto da 199 euro convincendo una anziana signora di Vimogno che si trattasse di una installazione necessaria per legge. Un’altra donna aveva già firmato il contratto ma si è in qualche modo "salvata" e anzi il figlio ha segnalato il fatto alle forze dell’ordine.
I due personaggi sono dunque stati identificati e i fatti resi noti alla Guardia di Finanza di Lecco, che su questi episodi ha ormai raccolto un voluminoso faldone – provvedendo anche a denunciare a piede libero nei giorni scorsi tre di questi venditori/installatori. E dalle Fiamme Gialle giunge il rinnovato appello a fare attenzione a chi si presenta porta a porta con questo tipo di proposte commerciali; la GdF invita a segnalare eventuali sospetti chiamando il numero 117.
Già qualche tempo fa nel cuneese il giornale on line targatocn segnalava con un articolo la situazione in un paese della provincia piemontese e una precedente condanna da 20.000 euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per "pratica commerciale scorretta" a carico dell’azienda protagonista di queste vendite:
Messaggio ingannevole nella pubblicità
del rilevatore salvagas a Savigliano?
La ditta: "Massima trasparenza"
Qui invece la segnalazione in materia da parte di una consumatrice di Genova, con tanto di risposta della ditta bresciana interessata.
DAGLI ARCHIVI DI BALLABIO NEWS E VALSASSINANEWS:
”DENUNCIATE LE TRUFFE, SE I CITTADINI
COLLABORANO E’ TUTTO PIU’ FACILE”
Scritto da: Redazione Cronaca – 26/11/2011
Il Capitano della Gdf di Lecco Crisari invita la cittadinanza a farsi parte attiva (come nel caso di questi giorni a Ballabio) per smascherare truffatori e imbonitori. Arriva a BN una nuova testimonianza sulle tecniche "furbe" di vendita.
TRUFFA DEL GAS, INTERVISTA ESCLUSIVA:
LA TRAPPOLA MINUTO PER MINUTO
Scritto da: Redazione Ballabio – 26/11/2011
29 anni, residente a Ballabio, Dario Tenderini è stato determinante nell’operazione che ha consentito di denunciare tre venditori/installatori di apparecchiature che piazzavano in modo ingannevole la loro merce.
CLAMOROSO: GABBATI I ‘GABBATORI’ DEL GAS.
LA GDF E UN BALLABIESE LI SMASCHERANO
Scritto da: Redazione Cronaca – 25/11/2011
Avevamo raccontato ieri dei venditori di apparecchi di rilevazione del gas che forzavano all’acquisto i clienti ballabiesi, affermando che si trattava di installazioni "obbligatorie". Oggi un residente a Ballabio li ha incastrati con l’aiuto delle Fiamme Gialle, che li hanno fermati, portati in caserma e denunciati per tentata truffa. LA GDF INVITA A DENUNCIARE CASI SIMILI
PORTA A PORTA, ALLARME A BALLABIO.
L’ACEL: ”NESSUN APPARECCHIO OBBLIGATORIO”
Scritto da: Redazione Cronaca – 24/11/2011
Già tre persone hanno segnalato in paese la presenza di venditori che stanno installando apparecchiature di rilevazione del gas, spacciandole per "obbligatorie". Un pensionato ha speso la bellezza di quattrocento euro, scoprendo però che nel contratto…