LA VALSASSINA E LE SPERANZE SU MONTI (IL PREMIER). SECONDA PARTE



Le dichiarazioni questa volta provengono da Guido Agostoni (primo cittadino di Pasturo) e da Andrea Ferrari, sindaco di Barzio. Anche da loro, così come in precedenza da parte di altri colleghi intervenuti in tema sulle pagine di Valsassinanews, la richiesta di rivedere la manovra di agosto del precedente governo e in particolare le norme che penalizzano proprio le piccole realtà locali, quali quelle della Valsassina.

AGOSTONI
In riferimento all’invito pervenuto da VN …  cosa mi aspetto dal nuovo Governo presieduto da Mario Monti:

1 – riprendere un dialogo costruttivo con i rappresentanti dei Comuni  (ANCI) e con la conferenza delle Autonomie Locali;
2 – modificare le norme previste nella manovra di agosto (in particolare quelle  dell’art. 16) che di fatto rischiano di far morire i piccoli Comuni sia per le penalizzazioni (anziché incentivazioni) alle Unioni dei Comuni, sia per l’estensione del patto di stabilità anche ai piccoli Comuni.
Ricordo a questo proposito  che la Regione Lombardia, anche su sollecitazione dell’ANCI regionale, ha presentato ricorso presso la Corte Costituzionale proprio sui contenuti dell’articolo 16 della manovra del governo di agosto (una manovra centralista anziché federalista).
3 – inserire correttamente le riforme riguardanti anche i piccoli Comuni nel disegno complessivo di riordino delle Autonomie locali (Carta delle Autonomie, già in discussione al Parlamento), fissando alcuni principi generali (obbligo associazionismo ecc.) e delegando alle Regioni l’attuazione pratica (con commissariamento delle Regioni inadempienti).

FERRARI
Gent.mo direttore

La ringrazio per questo importante spazio che concede a noi amministratori di piccoli comuni.
Penso che il nuovo governo debba, con estrema urgenza, rivedere le norme sulle funzioni dei piccoli comuni introdotte dalla cosiddetta “manovra bis”.
Come è noto infatti, la “manovra bis” (legge n. 148/2011) contiene, tra le altre cose, numerose ed importanti norme che cambieranno profondamente sia l’assetto ordinamentale sia quello fiscale dei piccoli comuni.
Queste modifiche che entreranno in vigore con scadenze diverse a seconda del numero di abitanti di ogni comune, cambieranno radicalmente il modo di vivere e la storia di migliaia di persone.
In un momento in cui, come non mai, a causa della classe politica della cosiddetta “seconda repubblica”,le nostre istituzioni hanno perso credibilità,sono lontanissime dalla realtà, sono lontanissime dal nostro vivere quotidiano e soprattutto sono lontanissime dalle esigenze che, in un periodo di crisi come questo un cittadino ha, i piccoli comuni sono gli unici in grado di dare un minimo di credibilità verso chi (il cittadino) ne ha diritto.
I piccoli comuni, per storia e tradizione, sono quelli che negli anni hanno sempre servito il cittadino e la collettività (di cui tutti facciamo parte) dimostrando capacità, vicinanza e credibilità.
Il nuovo governo deve rendersi conto che i piccoli comuni sono la spina dorsale della nostra nazione.
Noi amministratori, prima di essere Sindaci, Assessori o Consiglieri siamo, prima di tutto, CITTADINI.
Cittadini che vogliono e devono avere risposte, che vogliono e devono avere rispetto e che devono
avere soprattutto l’importanza che solo una piccola comunità può dare.
Siamo persone, non siamo numeri su cui fare calcoli di taglio o di cancellazione per garantire risparmi………… ridicoli!
Un consigliere Regionale (a seconda delle regioni), un deputato o  un senatore prendono, in un mese, molto di più quello che tutti gli amministratori (Sindaco, Assessore o Consigliere) di un piccolo comune prendono in un intero anno!
Dove sono i risparmi?
Forse tagliando anche solo di poche unità i 315 senatori e i 630 deputati si arriverebbe, a risparmiare la stessa cifra che si “risparmierebbe” tagliando migliaia dei nostri piccoli comuni, che sono la spina dorsale dell’Italia.
Forse, i politici di professione, dovrebbero imparare da noi amministratori di piccoli comuni a servire le istituzioni e non a servirsene.

 

IN TEMA: il prossimo 5 dicembre alle 20.30 incontro in Comunità Montana dedicato proprio all’articolo 16 e ai problemi dell’Unione dei Comuni


LA PRIMA PARTE DELLA NOSTRA INCHIESTA:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

NUOVA LECCO-BALLABIO, DISASTRO CONTINUO

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