Che pasticcio quelle elementari dell’Altopiano: e il bimbetto dove lo metto?



Cassina "non ce la fa più", e nemmeno l’Altopiano intero. La questione delle scuole elementari si pone in modo ormai ineludibile e una decisione dovrà essere presa, forse già oggi dato che stasera si incontrano le parti in causa – soprattutto i Comuni interessati ovvero Barzio, Moggio, Cremeno e naturalmente la stessa Cassina Valsassina. L’anno prossimo arriveranno nuovi alunni in quella che è la realtà deputata ad accogliere i "primini" di tutta la zona. Ma la struttura è vecchia e non dà sicurezza; che fare allora? Tra le tante proposte c’era quella di sopraelevare la scuola – che però ha tanti anni di onorata attività alle spalle; un intervento del genere deve essere compiuto mettendo al sicuro al 101% bambini, insegnanti e personale. Pur essendoci degli studi che garantiscono la sicurezza dell’intervento, non tutti si fidano. Soluzione costosa (circa un milione e mezzo) e non pienamente condivisa.

Altre possibilità: una scuola tutta nuova (costosissima, si parla di oltre due milioni e mezzo di euro, cifra inimmaginabile in tempi di vacche magre come questi); sopraelevare un altro plesso scolastico – quelle delle medie di Cremeno che però nel frattempo hanno sistemato i pannelli solari sul tetto…); trovare un accordo con la Cassa Edile per sfruttare la colonia di Cremeno (idea a quanto pare non praticabile); ancora, portare il tutto in Comunità Montana

Tutte ipotesi difficili e sulle quali, tra l’altro, non c’è uniformità di vedute. Molti e variegati i contrasti, mentre il tempo corre, inesorabile. Stasera forse si tornerà a parlare di un’altra possibile soluzione, assai complessa da strutturare ma forse non impossibile: quella di utilizzare per un "allargamento" delle elementari esistenti l’asilo posto accanto alla sede di via De Amicis. Fattibile, trasformando questa struttura dove già è situata l’aula infomatica delle primarie – ma con una "piccola" controindicazione: dove andrebbero a finire i circa 20 bambini della scuola materna di Cassina? Problema non secondario, anzi.

DUE IPOTESI DI SPESA PER LE ELEMENTARI DELL’ALTOPIANO
(sopraelevazione da 1,5 milioni o costruzione ex novo da tre milioni di euro)

COMUNE % CONVENZIONE QUOTA SU 1.5 MILIONI QUOTA SU 3.0 MILIONI
Cassina 19  285.000 570.000
Moggio 10 150.000 300.000
Barzio 34 510.000 1.020.000
Cremeno 37 555.000 1.110.000

Il sindaco di Cremeno, Pier Luigi Invernizzi, la vede così: "Va trovata una via di mezzo, comunque una soluzione condivisa. In realtà l’idea che piace a tutti ci sarebbe ed è quella di una scuola da costruire ex novo… Ma trovare due milioni e mezzo/tre milioni non è facile".

Anche il primo cittadino di Cassina Roberto Combi vorrebbe la concertazione ma non nasconde la preferenza per la sopraelevazione dell’immobile di via De Amicis (due piani extra): "Non faccio pronostici – confida a VN – ma certo quella è la via che ci sembra più facile. Gli studi fatti recentemente garantiscono la sicurezza, poi magari si arriverà anche all’allargamento delle scuole".

Ma alla riunione a porte chiuse fissata per le 20:30 di oggi non ci sarà totale convergenza di vedute. Barzio (presente con l’assessore Airoldi e il consigliere Alborghetti) non pare affatto convinta della soluzione "verticale" della questione. Lo conferma per l’ennesima volta il sindaco Andrea Ferrari: "Nel 2006 una perizia sconsigliava la sopraelevazione, sono passati cinque anni e di mezzo si sono aggiunte nuove normative antisismiche…".

Insomma, si preannuncia una serata al calor bianco, all’insegna del possibile solgan "Il bimbetto, dove lo metto?".


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