Riceviamo e pubblichiamo la missiva di un nostro lettore barziese. Una mail lucida, senza giri di parole e dettagliata. Eccone il testo, come sempre riportato in forma integrale:
Buongiorno, mi chiamo Carnelli Massimo ed abito a Barzio in Via Crocetta inf. 6, Vi scrivo a seguito di atti vandalici subiti a carico delle auto di famiglia parcheggiate di fronte a casa, regolarmente denunciati alle autorità competenti. Perchè rendiate pubblico un evento apparentemente poco rilevante ma sintomo di un disagio culturale che porta sempre tutti a pensare che questi fatti siano ‘ragazzate’ e di conseguenza trascurabili, giustificabili con una semplice frase: "ma sì, tanto sei assicurato!!"; facendo si che gesti come questi possano portare poi a spiacevoli escalation dando sempre colpa "alla società" che assolvendo tali gesti ci autorizza a continuare a comportarci scorrettamente, autoassolvendoci dalla responsabilità personale di un atto vandalico grave e ingiustificabile.
La settimana scorsa ho trovato rotto lo specchietto retrovisore del lato guida della macchina di mia moglie e, la notte tra domenica e lunedì la mia macchina è stata rigata da un chiodo o forse un punteruolo. Dato l’accanimento evidente dai ripetuti sfrisi sulla parte anteriore del veicolo ed i due episodi sulle rispettive macchine in un breve periodo di tempo viene addirittura da chiedermi: sono atti vandalici fini a se stessi o mirati nei nostri confronti?
Mi auguro che sia la prima ipotesi, dove si evidenzia la mancanza del rispetto della proprietà altrui e gesti del genere vengono comunemente definiti ‘ragazzate’, perchè non voglio, non riesco e mi rifiuto di pensare che possano esserci dei miei concittadini tanto vili da commettere volutamente un gesto simile.
Ho scelto di scrivere a voi che siete gli unici deputati a fare le considerazioni del caso in qualità di giornalisti lasciando agli altri i commenti da bar che non mi contraddistinguono.
Grazie
Massimo Carnelli
———————————————————————————————————
NOTA
Ovviamente in questo caso ci sono pochi commenti da fare. Si tratta in tutta evidenza, al di là di chi sia l’autore di questi gesti, di episodi da condannare e – sembra – già accaduti a suo tempo nella stessa zona, che ci riferiscono essere piuttosto buia. Gireremo questa lettera alle autorità competenti (esiste già una denuncia presentata oggi ai Carabinieri di Introbio dal sig. Carnelli), nella speranza che tali atti non avvengano più e che i responsabili vengano scoperti e puniti.
VN
LA GOOGLE MAP DELLA ZONA DEI VANDALISMI