Tre anni fa infatti il centauro era stato ospite dello Sci club Alta Valsassina. “Avevamo invitato il Sic per la presentazione della stagione sciistica 2008/09 – ricorda Amos Fazzini, consigliere del direttivo dell’associazione –. Insieme a lui c’erano Alberto Tomba, Ezio Gianola, Marco Confortola e Paolo Beltramo, che purtroppo domenica ha dovuto dare l’annuncio del decesso di Marco”.
Supersic, l’ultimo soprannome con cui era noto, si era subito fatto notare anche sulla neve, non tanto per le prestazioni sugli sci, ma per il suo grande lato umano: “Con noi è stato simpaticissimo e di grande compagnia – continua Fazzini –, si vedeva che gli piaceva molto scherzare, era davvero un ragazzo solare. Inoltre è stato presente anche alla nostra cena sociale e a un percorso con le motoslitte, dove era venuto insieme a noi guidando uno di quei mezzi”. Pochi momenti quelli vissuti insieme al sodalizio valsassinese, ma molto sinceri e veri. “Quando abbiamo avuto la notizia della scomparsa del ragazzo – afferma tristemente Fazzini – abbiamo inviato un telegramma alla famiglia, a nome dello sci club”.
Marco Simoncelli, 24 anni, non di rado frequentava gli impianti sciistici valsassinesi ed era facile notarlo a causa dell’originale chioma riccioluta che usciva perfino dal casco durante le gare in moto. Aveva catturato molti tifosi per quel modo di fare scanzonato, chiassoso, ma mai maleducato, senza contare il suo grande talento che gli aveva fatto vincere un mondiale nel 2008, nella classe 250, e lo aveva reso uno dei piloti di punta in questa stagione nel Motogp.
La salma dello sfortunato pilota scomparso in Malesia ritornerà in Italia nella giornata di martedì, mentre i funerali verranno celebrati giovedì a Coriano, il suo paese di residenza, dove era cresciuto e dove dimora tutta la sua famiglia.
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