Buscaglia: ”Il cineforum non mi ha stancato, anzi mi aiuta nel mio lavoro”



È stato veramente un piacere dialogare con Gino Buscaglia: è una persona piacevole, colta, di mentalità aperta, con cui si può spaziare in ogni argomento. L’intervista perciò è più che altro un dialogo, o meglio un racconto dettagliato e carico di ricordi, come solo lo stesso Buscaglia potrebbe fare.

Prima domanda. Come è nato il cineforum, o meglio, come è nata l’idea?
“L’idea non è stata mia, ma di don Tullio (parroco di Pasturo in quegli anni, ndr). A Lecco si era costituito il gruppo cineforum, voluto dal prevosto mons. Assi che gestiva anche il cinema Europa, ex Impero; il cineforum però era andato in crisi e il gruppo si era sciolto, perciò c’era un buco. Mons. Assi mi chiese se potevo mettere su un gruppo per gestire la cosa. Don tullio sapendo di questo mi contatto, perchè era interessato a fare il cineforum in tutta la valsassina, con l’idea di tre sedi (pasturo, introbio, primaluna) per coprire tutta la zona con un’iniziativa cinematografica-culturale. Io e il gruppo accettamo, però alla condizione di gestire i programmi e la lista dei film.Il progetto partì, e a parte qualche crisi continuò nel migliore dei modi. Il cineforum è diventato perciò un appuntamento regolare assolutamente laico all’interno di una struttura assolutamente parrocchiale. Caso unico nella storia che funziona da 43 anni."
 
Quindi dalle prime edizioni è sempre andato bene…
“All’inizio addirittura le sale erano pienissime, anche se abbiamo perso subito introbio perchè a quanto pare il parroco era rimasto colpito dalla laicità del cineforum. Dalla seconda edizione erano rimaste solo le sale di  Primaluna e Pasturo. Successivamente si era aggregato anche Barzio, ma alla fine è rimasta solo la sala di Pasturo: l’unica in valle, che c’è ancora grazie al cineforum."
 
Una domanda sulla scelta dei film: che criterio usa? Com’è il rapporto tra i film "da cineforum" e quelli "da cassetta"?
“C’è da dire che il cinema è un fenomeno spesso molto vario e contraddittorio. Il mio obbiettivo è sempre quello di avere film di qualità: cioè che il film sia fatto bene e sia coerentemente raccontato, e offra perciò materiale per analisi e discussione. Poi ci sono certi film fenomeno- vedi rambo, il tempo delle mele, il ciclone – che sono stati presenti al cineforum, per discutere e per cercare di capire con il pubblico come mai abbiano avuto tutto quel successo. Infatti questo non è un cineforum normale!
La scelta dei film nel tempo di è evoluta cercando di presentare film più recenti possibili: i primi tempi c’era spazio per i film storici, come quelli di chaplin. Ora si cerca di far vedere il film ancora fresco, prima che sia uscito in dvd: cosa che purtroppo non succede quasi mai. Resta comunque il fatto che è diverso vedere un film in sala con dibattito che sul divano di casa.
Nei cicli del cineforum c’è sempre presente quello dedicato agli U.S.A., che è sempre il primo ciclo. È una cosa a cui teneva molto don Tullio, appassionato dei film americani, e che conservo ancora adesso. Si è passati man mano dal cinema delle grandi major al cinema indipendente. Abbiamo visto svolgersi autori come Coppola, Allen, Eastwood, Spielberg. Quindi anche seguire i vari autori che man mano portavano cose diverse." 

continua…

 

 

 

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