"Questa è una occasione di gioia per la congregazione della Valsassina, il salmo 133 parla di come è bello stare insieme tra fratelli con l’obiettivo della santificazione del nome di Dio", con queste parole è stata presentata la nuova sala di via Vittorio Veneto ad Introbio, "il locale è appropriato per diffondere la parola di Dio, un posto di amicizia e di unione tra fratelli" ha specificato il relatore Antonio Epifani.

"Oggi siamo qui, ma tra un anno, dieci anni, cent’anni, tra mille anno dove saremo ? potremo condividere con le generazioni future quello che è avvenuto e avverrà in questa sala introbiese" ha concluso Epifani passando poi la parola ad alcuni rappresentanti valsassinesi della comunità che hanno raccontato le loro storie personali come testimonianza di un credo.

La comunità dei Testimoni di Geova in Valsassina è formata da circa quaranta persone, "il numero va e viene, ma si è stabilizzato più o meno in quella cifra li" ha confermato uno dei membri della congregazione, "a marzo del 2010, siamo stati sfrattati del vecchio locale, quello di fronte al cimitero di Introbio, per dodici mesi abbiamo cercato una nuova sala ma le difficoltà non sono state poche, ogni volta che spiegavamo chi eravamo molte porte si chiudevano".

Sono stati visionati più di quindici locali, valutando addirittura la possibilità di costruire una sede propria, ma alla fine, spiega Epifani, abbiamo trovato la persona giusta che ci ha non solo affittato il locale ma ha anche abbassato il prezzo. "Sicuramente qualcuno ha voluto che fosse cosi, le nostre preghiere sono state ascoltate".

In tanti hanno contribuito per la sistemazione della "Sala del Regno" di Introbio, bambini, donne, uomini, "le donne ci fornivano di torte, pizze e altre delizie, il caffè non è mai mancato nelle serate di arduo lavoro in questi mesi", commenta il ministro, "ma finalmente, il passato 17 di marzo, i locali sono stati sistemati e abilitati per il culto".

Ora, secondo il ministro, l’attività dei Testimoni di Geova in Valle potrà avere uno sviluppo diverso, perché secondo le loro credenze, si sta avvicinando un momento cruciale per il mondo e bisogna essere preparati, i segnali ci sono, la "fine del sistema di cose" è vicina 

Tale fine, non significherà la distruzione del nostro pianeta o della vita su di esso, ma più semplicemente la fine di un sistema di vita basato sull’egoismo e  la fine della malvagità.